Anche quest’anno per l’approvazione del DUP abbiamo visto lo stesso vecchio film su nastro consumato: uno sterile elenco di atti dovuti e ordinaria amministrazione. Nessun indirizzo strategico, ma la ripetizione ossessiva della fiaba del porto e del retro-porto, che continua da vent’anni a questa parte, senza produrre nulla di concreto.
Sostanzialmente ignorati tutti i suggerimenti e le proposte dell’opposizione di centrosinistra e in particolar modo quelli del Consigliere di Rinascere Felice Spaccavento, che ha provato a riportare l’Amministrazione con i piedi per terra, nella città reale e non in quella raccontata.
Nessuna risposta sul tema ASM-SANB (tema inesistente nella relazione dell’Assessore de Candia). Spaccavento ha suggerito di ragionare sulla separazione tra ramo impianti e ramo servizi, per una corretta e congrua valutazione dell’azienda.
Nessuna iniziativa concreta sul tema della sicurezza, né sull’emergenza sociale che è causa (e non effetto) dell’incremento del livello di microcriminalità. Spaccavento ha rilanciato il lavoro dell’osservatorio dei fenomeni delinquenziali.
Nessuna risposta sull’adeguamento delle politiche locali alla reale situazione demografica; nessuna sul reale tessuto produttivo della città. Si procede alla cieca. Molfetta è una città con sempre meno abitanti e sempre più anziani. Il 30% delle aziende attive a Molfetta si occupa di commercio (al dettaglio o all’ingrosso), ma il centro vitale del commercio di prossimità viene sostanzialmente abbandonato a se stesso, senza controllo, né politiche di rilancio.
“Anche in questo Consiglio Comunale non abbiamo visto traccia di innovazioni, né di iniziative concrete per ridare a Molfetta un ruolo di protagonista.” – dichiara Felice Spaccavento – “È sempre più chiaro che Tommaso Minervini e Saverio Tammacco immaginano una Molfetta isolata, che non fa i conti né con i propri mali, né con il resto del territorio”.
Durante il Consiglio Comunale Felice Spaccavento ha sollecitato il Comune di Molfetta a fare propria la proposta “Caregiver in prima fila”, a supporto delle famiglie che si occupano di persone disabili. “Nei prossimi giorni Rinascere presenterà una proposta organica su questo tema” – conclude Felice Spaccavento – “Noi pensiamo che la maturità di una comunità si misuri sulla capacità di non lasciare nessuno indietro. É quello che proviamo a fare ogni giorno”.
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