Il caso

Strada dissestata a causa di lavori elettrici. La dura presa di posizione del Comune contro Enel

La redazione
Nicola Piergiovanni
Le dichiarazioni del vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Nicola Piergiovanni
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Lavori fatti male, lo stato della strada peggiorato in modo incontrovertibile. E allora il Comune di Molfetta invia una missiva a Enel Distribuzione, chiedendo con urgenza di correre ai ripari.
Non proprio un braccio di ferro, ma senz’altro una netta presa di posizione da parte dell’assessore ai Lavori pubblici, Nicola Piergiovanni e del dirigente del settore Domenico Satalino. Andando incontro alle istanze dei cittadini, si sono attivati per risolvere una problematica che riguarda nello specifico via Felice Francese, ma che tutto lascia pensare diventi solo l’inizio di un ciclo di verifiche a tappeto in città.
La strada in questione, asfaltata di recente, è stata oggetto di lavori di costruzione di una linea interrata in cavo B.T. per elettrificare due armadi elettrici con l’obiettivo di potenziare la rete e di fornire energia elettrica a un cliente.
Il problema, però, non è stata l’esecuzione dei lavori, regolarmente autorizzati dal Comune lo scorso 3 febbraio, dopo la richiesta avvenuta il 25 gennaio, ma la modalità di svolgimento dell’intervento stesso.
Il permesso di esecuzione lavori infatti recitava che “su strada asfaltate di recente, nei due anni precedenti l’intervento richiesto, il ripristino deve riguardare l’intera sezione stradale, per tutta la lunghezza dello scavo”. Con tanto di prescrizioni: “si procederà alla scarifica del tappetino (3-4 cm), su tutta la carreggiata, alla posa in opera, con finitrice, di nuovo tappetino, compattato con rullo adeguato reso di spessore non inferiore a 3 cm, a compattazione avvenuta”.
Profondamente diverso è stato il risultato, come constatato non solo dai residenti, che da un giorno all’altro hanno preso atto del radicale cambiamento dello stato dei luoghi, ma dagli stessi tecnici del Comune.
Non a caso, a seguito di un sopralluogo avvenuto il 3 aprile, i tecnici hanno riscontrato che in via Felice Francese, per una lunghezza di 200 metri e una larghezza di due, i lavori di ripristino del manto stradale, dopo la posa in opera dei cavi elettrici interrati, “presentano avvallamenti lungo il tratto di strada interessato dallo scavo, con mancanza di coesione tra il manto ripristinato e il resto della carreggiata”.
Lavori “non realizzati a regola d’arte”, si legge ancora nella lettera, e proprio alla luce di questo è arrivato l’avviso alla società, “che dovrà provvedere al ripristino entro 30 giorni dall’avviso”. “Scaduto infruttuosamente detto termine – intima la missiva – l’amministrazione comunale, senza bisogno di altro atto o procedura, provvederà alla esecuzione dei lavori d’ufficio, prelevando le somme necessarie dal deposito cauzionale”.
Un “invito” che vale quasi come un avvertimento. E la sensazione che non resterà lettera morta nemmeno in altre parti della città. “Con questa lettera – afferma Nicola Piergiovanni, assessore ai Lavori pubblici – da un lato chiediamo semplicemente che si ottemperi a quanto inizialmente era stato semplicemente previsto, dall’altro ci mettiamo dalla parte dei cittadini. Verifiche di questo tipo saranno fatte ovunque ci siano stati lavori effettuati in maniera non adeguata alle premesse e agli accordi preliminari. È una questione di sicurezza, di estetica, di funzionalità. È una questione di rispetto”.

venerdì 19 Aprile 2024

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