Riceviamo e pubblichiamo il contenuto di un lettore, cittadino di Molfetta, che torna sul tema di grande attualità che sta dividendo non poco la città: la questione riguardante i pini estirpati da via don Minzoni.
Di seguito lo scritto del cittadino.
“La città si interroga, di nuovo.
No, non la città, solo alcuni, i più inutilmente sensibili alla vita delle piante. Al respiro degli alberi. Che è il nostro respiro. Ora, ragioni tecniche ce ne saranno, e non sta a noi valutarne la ragionevolezza.
Però, come negare il senso di perdita, di vuoto, di distruzione. Perché un albero non è solo un albero, è un mondo. Soprattutto in primavera. Figuriamoci decine e decine di alberi. Lì da decenni. Ricchi di vita, di nidi, di profumi. .
Oggi è iniziata la distribuzione di quel mondo.. di quei mondi.
Un albero non cresce in un giorno. Ma si abbatte in un attimo. Cresce in silenzio ma cade gemendo. E dopo, una distesa di tronchi divelti.
Domani si continua.
P.s.
La foto raffigura il primo dei pini del viale, chiaramente fuori linea rispetto agli altri perché sicuramente preesistente, quindi molto antico, risparmiato dalla eliminazione quando decenni fa fu progettato il viale.
Un abitante di questa città