Comunicato stampa

Processione del Venerdì Santo, il ‘tité’ suonato nella versione più antica

Uscita Cinque Misteri - ph Cosmo De Pinto
In due punti precisi della precisione sarà possibile ascoltare la versione più antica ad oggi nota
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La bassa musica, in due punti prestabiliti della processione, eseguirà il cosiddetto ‘tité’ secondo la versione più antica oggi nota e giunta a noi attraverso una copia realizzata da Vincenzo Avellis nel 1935, secondo quanto attestato da mons. Giovanni Capursi in una sua copia oggi custodita nel Fondo Capursi della Biblioteca del Seminario Vescovile di Molfetta («motivo trascritto da Vincenzo Avellis il
1935»).

È verosimile che la trascrizione di Avellis, di cui parla Capursi, sia quella custodita presso la Biblioteca del Comune di Molfetta. È ipotizzabile, inoltre, che quelle struggenti ed evocative note del ‘tité’siano state composte da un anonimo compositore molfettese operante agli inizi dell’Ottocento e comunque prima del 1836, giacché sembra di poter identificare il Titè con la poetica descrizione che ne fece Giacinto Poli in “Una processione del Venerdì Santo”, stampato a Napoli nel 1851 e riferito al Venerdì Santo del 1836.In occasione della

Processione del Venerdì Santo 2024, in via Roma ang.via Carlo Alberto e in Corso Margherita di Savoia (alt. Cappellina de Candia) verrà eseguito, dalla Bassa Musica, il ‘tité’ nella versione antica di cui si è appena detto. Riguardo questo prezioso contributo storico-culturale tutta l’Arciconfraternita è grata al confratello Giovanni Antonio del Vescovo e al Maestro Gaetano Magarelli.

mercoledì 27 Marzo 2024

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