È stato assolto, con formula piena, Antonio Azzolini da ogni imputazione relativa al procedimento penale sul nuovo porto di Molfetta.
In secondo grado è stata confermata la sentenza emessa nel 2019 dal Tribunale di Trani: nessuna ipotesi di reato è ascrivibile alla condotta dell’ex senatore, ex presidente della Commissione Bilancio del Senato ed ex Sindaco di Molfetta.
Rinunciò alla facoltà di avvalersi della prescrizione, “la strada comoda”, come l’ha definita l’avvocato Felice Petruzzella, sua difensore di fiducia, “e si è caricato sulle spalle tutto il peso della sua dignità di uomo e politico”, prosegue il legale, tra i pochi, assieme alla famiglia, ad essere rimasto vicino a quello che a cavallo tra la fine degli anni ’90 e la prima decade degli anni 2000 è stato l’uomo più potente di Molfetta e probabilmente tra quelli d’Italia.
Tutto parte il 7 ottobre 2013 con due ordinanze di custodia cautelare, il sequestro del porto ed Azzolini accusato su 18 capi dalla Procura di Trani con oltre 300000 pagine.