Il caso giudiziario

Porto, la giustizia dà ragione ad Azzolini e Balducci. Tutto sul caso

Maria Marino
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Porto
Una storia iniziata nel 2013 e terminata con l'assoluzione di ieri da parte della Corte d'Appello di Bari
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È la vittoria di Antonio Azzolini ma anche di Enzo Balducci, ex Dirigente del Comune di Molfetta: la Corte d’Appello di Bari, infatti, ha rigettato l’impugnazione della sentenza del Tribunale di Trani e ha dichiarato, ancora una volta, assolti entrambi dai reati loro contestati e in particolare da quelli di abuso d’ufficio e falso in riferimento alla validazione del progetto definitivo ed esecutivo del porto commerciale e della transazione con le imprese aggiudicatarie dell’appalto arci milionario.

Rigettata così l’opposizione formulata non solo dalla Procura di Trani ma anche da quella Generale nei confronti di Azzolini e Balducci, che mai si sono avvalsi della facoltà della prescrizione.

 

La sentenza, tuttavia, era anche impugnata dal Comitato per la bonifica in riferimento alle posizioni di Balducci e Loliva, in qualità di direttore dei lavori: anche in questo caso la Corte d’Appello ha rigettato i motivi di impugnazione, confermando la sentenza di primo grado e condannando il proponente alla condanna delle spese del grado di giudizio.

Si chiude così la pagina giudiziaria più importante e grave degli ultimi venti anni a Molfetta che di fatto azzerrò la classe politica e dirigenziale di centrodestra dell’epoca, ponendo la parola fine al cursus honorum di Azzolini in Parlamento oltre alla gogna mediatica personale e della città intera.

Nell’ottobre 2013 Molfetta si svegliò con elicotteri e sirene delle forze dell’ordine che eseguivano le ordinanze cautelari disposte dalla Procura di Trani e mettevano sotto sequestro il cantiere del nuovo porto commerciale di Molfetta, l’opera pubblica più rilevante e costosa di tutto il Sud Italia all’epoca. Una storia continuata con il rinvio a giudizio e la celebrazione del processo dinanzi al Tribunale di Trani. In prima udienza la decisione: nè Azzolini nè Balducci si avvalsero della facoltà della prescrizione. Volevano essere giudicati, senza altre vie, consapevoli della propria innocenza. Innocenza che nel 2019 il Tribunale di Trani sentenzia, assolvendo entrambi da ogni reato contestato.

A seguire l’appello, con l’ennesima assoluzione giunta ieri.

sabato 23 Marzo 2024

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