È stato specificato, a più riprese, nel corso della conferenza stampa “La scuola dei misteri” indetta dalle forze di opposizione (ad eccezione di Rifondazione Comunista): nei giorni scorsi uomini della Guardia di Finanza avrebbero fatto accesso nel Comune di Molfetta per vagliare la procedura relativa all’assegnazione dell’appalto per la costruzione della nuova scuola “Cozzoli”.
Il mormorio che serpeggiava in città, ha trovato conferma alla luce di quanto riferito dai consiglieri di minoranza.
L’attività ispettiva sarebbe partita d’ufficio alla luce del caso portato agli onori della cronaca dalle minoranze, protagoniste anche della conferenza “La Scuola dei Misteri”, indetta al fine di “gettare luce – si legge nel comunicato stampa lanciato prima dell’evento – sulle complesse dinamiche e sulle potenziali irregolarità che hanno caratterizzato l’appalto per la nuova scuola Cozzoli, situazione resa ancora più intricata da dichiarazioni contrastanti e da una gestione che ha generato numerosi interrogativi”.
Ad ora non è dato sapere se la Procura di Trani abbia formulato una ipotesi di reato e avviato delle indagini preliminari tantomeno a carico di qualcuno; tuttavia, quello che è certo è che la gara è finita sotto la lente di ingrandimento dopo essere stata al centro di una forte querelle politica, vista l’aggiudicazione a favore dell’impresa il cui amministratore è coniuge di una consigliere comunale di maggioranza di cui a gran voce sono state richieste le dimissioni, mai pervenute.
“Quando interviene la magistratura tutto si ferma. Noi, eravamo pronti e siamo pronti, fino alla fine a fare il nostro dovere”, ha commentato Pietro Mastropasqua nel corso dell’evento.