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Assaltati pescherecci nel weekend. Rubate apparecchiature tecnologiche

La Redazione
Porto di Molfetta
Si tratta del secondo episodio simile in poche settimana. Incombe l'ombra del racket
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Escalation di furti nel porto di Molfetta, terra di nessuno e “porto insicuro” per gli armatori.
nDopo il furto della notte tra il 26 e 27 marzo, quando tre malviventi con volto travisato assalirono un motopeschereccio depredandolo dell’apparecchiatura tecnologica di bordo, anche nello scorso weekend si sono verificati episodi simili.

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Forte è il grido d’allarme della marineria molfettese dinanzi ad episodi simili. Sembrerebbe che, tramite gommoni, i malviventi riescano ad entrare nei motopesca per rubare apparecchiature elettroniche di bordo, tra cui il GPS con il quale si comunica con le locali Capitanerie e con Roma. Il furto di questo strumento rende, dunque, impossibile la navigazione. Oltre il danno, anche la beffa, praticamente; si tratta, infatti, di apparecchiature di bordo che costano parecchie migliaia di euro. 

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A far scattare il campanello d’allarme e a spaventare la marineria molfettese c’è anche il fenomeno secondo cui, una volta fatta la razzia di apparecchiature, l’armatore venga contattato per acquistare le stesse, ad un prezzo più basso. Si innescherebbe, così, un racket ed un giro di apparecchiature e di richieste sempre più esorbitanti, soprattutto in un periodo così incerto dal punto di vista economico e sociale.

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Spaventa anche la non territorialità dei fatti: segnalati episodi simili anche lungo la costa adriatica del nord barese.
nAttualmente sono al lavoro i Carabinieri della locale Compagnia per fermare questa serie di attacchi pirateschi nel porto di Molfetta, grazie all’ausilio del sistema di videosorveglianza.

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lunedì 19 Aprile 2021

(modifica il 28 Luglio 2022, 3:56)

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