Il piacere di una piccola pausa

Antonella Lioce, Segreti di Bellezza
L'origine, la produzione e le poprietà del Tè, senza dimenticare gli infusi e le tisane
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Il Tè è la seconda bevanda più antica e consumata sulla terra; le prime testimonianze scritte in Cina risalgono al III secolo ma, anche se le sue origini sono avvolte nel mistero, secondo antiche leggende il tè risale a 5000 anni fa.

Una leggenda cinese narra che l’imperatore Chen Nung era così attento all’igiene che beveva solo acqua bollita; un giorno del 2737 a.C. mentre riposava all’ombra di un albero di tè selvatico, una brezza fece cadere alcune foglie di tè nell’acqua messa a bollire, facendola diventare color oro. L’imperatore spinto dalla curiosità assaggiò la bevanda, subito si sentì pervadere da un benessere indicibile, e da quel giorno promosse l’uso e la coltivazione del tè.

La camellia sinensis è la pianta del tè e presenta due varietà: assamica e sinesi.
Quindi l’immensa tipologia di tè che esistono in commercio derivano tutti dalle foglie della stessa specie botamica di piante. Sono le diverse tecniche di coltivazione e trasformazione che fanno la differenza.

La pianta del tè è coltivata nelle regioni calde e umide e a seconda dei paesi si trova dal livello del mare a 2500 m di altezza; i tè d’alta quota sono considerati più pregiati sia perché le foglioline crescono più lentamente sviluppando anche un gusto ed un aroma migliore, sia perché i raccolti sono al massimo 3 o 4 all’anno rispetto ai 20 raccolti possibili nelle zone con clima favorevole. Dopo la raccolta le foglie sono sottoposte a una serie di lavorazioni che determinano la tipologia di tè che si otterrà alla fine.

Nel caso dei tè neri le foglie appassite con aria calda a 30°C vengono poi compresse da rulli che non le spezzano ma rompono le nervature dando inizio a un processo di fermentazione che viene interrotto dopo 30-60 minuti dall’essiccazione attraverso getti di aria calda a 85-100°C che conferisce alle foglie il tipico colore scuro. Per ottenere un tè verde invece le foglie raccolte sono trattate a vapore o torrefatte in recipienti di metallo per un tempo brevissimo per impedirne i processi di fermentazione, inibendo gli enzimi responsabili dell’ossidazione consentendo alle foglie di mantenere la maggior parte dei componenti presenti nella foglia fresca. Le foglie poi vengono arrotolate ed essiccate. Esistono in commercio anche numerosi tè semifermentati (Oolong o Wulong) prodotti con un sistema simile ai tè neri, ma con brevissimo processo di fermentazione. Ci sono poi i tè aromatizzati dall’aggiunta di petali di fiori, pezzi di frutta, spezie e oli essenziali.

La preparazione è differente in base al tipo di tè. La quantità di acqua necessaria per una tazza è 150 ml, meglio se poco calcarea e oligominerale. Bisogna aggiungere 1 cucchiaino di tè per tazza, più colmo se le foglie sono grandi, più raso se le foglie sono invece sminuzzate. Per i tè neri si porta l’acqua ad ebollizione, poi si spegne subito la fiamma, la temperatura di infusione deve essere 95-100°C. Per preparare il tè verde o tè bianco l’acqua non deve arrivare ad ebollizione poiché la temperatura di infusione è intorno agli 80°C. Durante l’infusione è consigliabile coprire il contenitore per evitare di disperdere le sostanze aromatiche più volatili. Solo per la preparazione del tè bianco (lavorato con un breve getto di vapore per evitare l’ossidazione seguito da una lenta e delicata asciugatura) bisogna lasciare il contenitore scoperto per far si che le gemme, particolarmente delicate, non si cuociano.

Il tè rosso: ROOIBOS, non è un vero e proprio tè poiché si ottiene da un’altra pianta che viene sottoposta a una fermentazione di 6-8 ore e poi essiccata. L’infusione a 90-100°C per 4-5 minuti genera una bevanda dal colore rosso-ambrato, gradevole, con proprietà antiossidanti analoghe al tè verde ma con la differenza che non contiene caffeina e presenta un bassissimo contenuto di tannini (come il tè bianco), rendendola adatta a tutte le età.

Il rooibos è spesso usato come base degli infusi alla frutta accanto al karkade, gradevole bevanda dal colore rosso intenso che deriva dall’infusione del fiore di ibisco.

Gli infusi alla frutta sono una bevanda dall’aroma fruttato ideali per qualsiasi ora della giornata per grandi e piccini; si preparano per infusione (3-5 minuti) in acqua portata ad ebollizione, ottimi caldi e favolosi freddi.

Non dimentichiamo che la natura ci ha donato anche la possibilità di bere infusi, decotti e macerati di piante officinali gradevoli e salutari. Queste erbe possono essere miscelate per:
• migliorare la funzionalità epatica
• migliorare la funzionalità del microcircolo (pesantezza alle gambe)
• favorire il drenaggio dei liquidi corporei
• favorire i processi digestivi e l’eliminazione dei gas intestinali
• favorire il transito intestinale
• un fisiologico effetto depurativo
• un fisiologico effetto rilassante
• contribuire al mantenimento dell’equilibrio corporeo.

L’erborista saprà consigliarti la tisana più indicata per le tue esigenze.

giovedì 19 Novembre 2015

(modifica il 6 Febbraio 2023, 10:35)

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