Calcio

Il controverso Lanza ora è un talismano

Angelo Ciocia
Mauro Lanza
Due partite da factotum della Sporting Fulgor Molfetta e 4 punti. In attesa che arrivi un nuovo allenatore
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In pochi, nel calcio e nello sport molfettese, sono in grado di dividere come fa lui. In pochi riescono a coniugare critiche e sorrisi ironici parlando di Mauro Lanza.

Difficile pensare a cosa potrebbe essere nel calcio attuale uno come lui. Probabilmente uno genio e sregolatezza, quello che ti fa vincere ma pure perdere. Quello magari inaffidabile e lunatico, ma pure il tipo senza paura, che sfida tutto e tutti, prima di fare di testa sua.

Nella decennale carriera calcistica Lanza in realtà è stato un mediano di rottura, colui che doveva spezzare il gioco, l’uomo facilmente esaltato quando gli equilibri girano e l’uomo che finisce dietro la lavagna quando si rompe l’incantesimo.

Oggi è semplicemente il factotum della Sporting Fulgor Molfetta. Il presidente passionale che sgancia soldi, l’allenatore dei video virali in rete, il massaggiatore della squadra per mettere piede sul rettangolo di gioco. Tanti ruoli, una persona: Mauro Lanza.

Il mangia-allenatori, lo definiscono. L’amuleto, il talismano lo decretano i numeri dopo due giornate: un pareggio e una vittoria importante il bottino del vulcanico factotum.

“Ovviamente non è l’uomo della svolta – afferma Gerardo Serino, dirigente della Sporting Fulgor – ma è sempre il nostro presidente e nel bene e nel male sta traghettando positivamente la squadra in attesa che venga individuato il nuovo allenatore. Il tutto senza dimenticare che, secondo gli addetti ai lavori, gioca un bel calcio. Abbiamo due grandi obiettivi: salvarci e porre le basi per un futuro più roseo e continuare ad essere una società che si contraddistingue per la correttezza ed ospitalità”.

Due mesi di gare, serie D e juniores, zero multe a dirigenti o tecnici e tanti apprezzamenti per l’ospitalità dei biancorossi.

Il gol di Petitti ha fatto uscire Molfetta dalla zona rossa di classifica, ma ha anche aperto il cuore del presidente Lanza. “Al gol di Petitti, Lanza lo ha abbracciato come un figlio. Una scena emozionante”, le parole di Serino.

Cosa si nasconde dietro Mauro Lanza non lo potrà mai dire un allenatore o un giocatore, ma uno dei suoi più stretti collaboratori. “Un difetto? Vuole fare sempre di testa sua, è testardo – sono le parole di Serino – Il suo più grande pregio è che è una persona innamorata del calcio e questo lo dimostrano le notevoli risorse spese nel calcio negli ultimi anni”.

La cura Lanza a ogni modo sembra funzionare. La ricerca del nuovo coach prosegue. La cenerentola Molfetta vuole continuare a scrivere la sua favola irriverente e per certi aspetti controversa. Non con una scarpetta di cristallo, ma con una scarpetta da calcio capace di disegnare parabole come insegna Petitti. E poi via ad abbracciare il factotum Mauro Lanza. Il presidente-massaggiatore-allenatore che dai video passa al campo. Discusso e discutibile, macchiettistico ma pure competente. Fino a prova contraria, stando agli ultimi due match, anche vincente.

Anche se la storia, la sua storia, ci ha insegnato che da lui ci si può aspettare tutto e il contrario di tutto. Oggi è così, domenica si vedrà.

mercoledì 1 Novembre 2017

(modifica il 29 Luglio 2022, 21:35)

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