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I controlli in campo alimentare: il convegno di For.Sic. e una lezione per il futuro del settore

La Redazione
Il convegno sull’attività di controllo applicata al settore delle attività alimentari
Il convegno si è svolto lunedì 21 e martedì 22 gennaio presso la sala stampa del Comune di Molfetta
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“L’attività di controllo applicata al settore delle attività alimentari”. È stato il tema del convegno svoltosi lunedì 21 e martedì 22 gennaio presso la sala stampa del Comune di Molfetta, organizzato da For. Sic. Formazione Sicurezza, azienda con esperienza decennale nel settore della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro.

Il convegno ha visto la partecipazione di autorevoli relatori: Giovanni Battista Aspromonte e Giovanni Galetta, rispettivamente comandante e vicecomandante dei Nas Carabinieri di Bari, e di Antonino di Lena, sottotenente di vascello della Capitaneria di porto di Molfetta.

I relatori nei loro brevi interventi hanno focalizzato l’attenzione sulle modalità con cui avviene l’attività di controllo in campo alimentare.

Tra gli argomenti ampliamente trattati ci sono stati la tracciabilità e l’etichettatura delle diverse filiere di prodotti e gli aspetti igienico-sanitari come da regolamenti comunitari del 2004. I relatori hanno rimarcato più volte che in sede di controllo tra le autorità e gli esercenti deve crearsi un confronto ed eliminare la convinzione “di dover trovare il pelo nell’uovo” per applicare una sanzione.

Se durante le lavorazioni vengono rispettate le norme di buona prassi igienica; se il piano di autocontrollo, redatto insieme al proprio consulente, rispecchia la realtà produttiva dell’azienda ed è correttamente applicato; se non è considerato semplicemente un documento sterile da tenere lì solo perché “un obbligo” per l’azienda; in tutti questi casi, non c’è di che preoccuparsi.

Notevole l’interesse di quanti hanno partecipato (ristoratori nella prima giornata, piccoli esercenti e consumatori nella seconda) e interessanti anche gli interventi che hanno permesso un confronto vivace e arricchente per entrambe le parti presenti.

“Sicuramente un’occasione di approfondimento e di studio per i relatori e per il pubblico, di cui far tesoro – commenta Luisa Bellarte, biologa e consulente in igiene e sicurezza degli alimenti e moderatrice delle due giornate – Sono emerse diverse problematiche: alcune piuttosto comuni, cui i relatori hanno saputo rispondere con franchezza e professionalità; altre piuttosto specifiche, di settore, su cui bisognerebbe riflettere e lavorare in sinergia tra organo di controllo ed esercente, con l’intermediazione di un professionista che “prenda per mano” l’azienda, ne formi i lavoratori e insegni l’importanza della produzione di un cibo salubre. Bastano poche e semplici regole per evitare delle tossinfezioni alimentari che a volte possono essere anche letali”

“Sono contentissimo dei risultati ottenuti – afferma Gianfranco Minervini, responsabile For. Sic. Formazione sicurezza – Siamo riusciti a centrare l’obiettivo previsto, ovvero coinvolgere diversi operatori del settore alimentare di Molfetta e delle città limitrofe. Ma francamente è stato un duro sforzo. Argomentazioni simili dovrebbero creare tantissimo interesse tra gli addetti ai lavori. Purtroppo non è andata proprio così. Questo è il sintomo/segno che c’è ancora tanto da fare. La cultura della gestione regolare delle disposizioni normative in materia di sicurezza alimentare probabilmente è sottovalutata, soprattutto quando si discute di argomentazioni quali tracciabilità ed etichettatura dei prodotti. Ahimè Il danno, lo si trasmette indirettamente al consumatore finale, che ormai è sempre più informato e attento alla qualità dei prodotti alimentari. Ma questo non ci scoraggia, anzi”.

“La For. Sic. Formazione Sicurezza – conclude Gianfranco Minervini – crede fortemente che questa sia la strada giusta da intraprendere, a maggior ragione dopo la due giorni e alla luce del supporto delle numerose aziende intervenute. Spero soltanto che come da pronta risposta degli organi preposti intervenuti (NAS di Bari e Capitaneria di Porto di Molfetta), anche le associazioni di categoria siano più attente a queste opportunità che possono soltanto “far bene” alle attività del settore alimentare del nostro territorio“.

giovedì 24 Gennaio 2019

(modifica il 29 Luglio 2022, 6:29)

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