L'intervista

Mauro Binetti e i suoi due anni da consigliere comunale: “Per noi la politica è passione, non un mestiere”

Angelo Ciocia
Angelo Ciocia
Il consigliere comunale Mauro Binetti
Il giovane consigliere comunale racconta la sua prima esperienza in sala Carnicella tra sicurezza, stato di salute del Minervini bis, attualità con la questione appalti e via don Minzoni e un occhio al futuro del centrodestra cittadino
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Uno dei nuovi volti della politica molfettese è senza dubbio  il giovane Mauro Binetti. Due anni fa, dopo una intensa esperienza giovanile politica, il molfettese scendeva in campo a sostegno del rinnovato centrodestra cittadino supportando il candidato Pietro Mastropasqua, con cui, oggi, condivide i banchi dell’opposizione. In quasi due anni di Minervini bis, non sono mancati i momenti forti, gli scontri e le idee. Ripercorriamo insieme a Mauro Binetti i due anni da consigliere comunale di opposizione, ponendo particolare attenzione ai fatti di estrema attualità molfettese

1) Prima esperienza da consigliere comunale. Come sta andando nel rinnovato centrodestra? Le previsioni iniziali sono state rispettate?

In qualità di consigliere comunale di opposizione, il mio ruolo mi impegna a monitorare e valutare da un’altra prospettiva l’operato dell’amministrazione corrente, non facendo mancare proposte. Da neoeletto, il mio approccio è guidato da un desiderio di trasparenza, efficacia e un impegno costante verso il miglioramento della qualità della Città.

Fin dall’inizio, ho osservato attentamente le promesse e le previsioni fatte dall’amministrazione, con particolare attenzione a come queste si traducono in azioni concrete. Devo ammettere che ci sono stati ambiti in cui le attese non sono state completamente soddisfatte.

In alcuni casi, le politiche attuate hanno mostrato un certo divario tra le promesse elettorali e la loro realizzazione pratica. È importante, però, riconoscere che la gestione di una città presenta sfide complesse e impreviste, che richiedono adattamenti e non solo compromessi.

Per quanto riguarda lo sviluppo economico, ritengo che ci sia ancora molto lavoro da fare negli ambiti del turismo, commercio. La promozione di iniziative che favoriscano la crescita economica cittadina dovrebbe essere prioritaria.

Sono necessarie politiche che salvaguardino l’interesse comune dei cittadini.

Come consigliere comunale di opposizione, il mio impegno è di continuare a spingere per una maggiore trasparenza, responsabilità e per politiche che rispondano in maniera efficace ed equa alle esigenze di tutti i cittadini.

Il dialogo costruttivo e la critica propositiva sono fondamentali per garantire che le previsioni iniziali non siano solo rispettate, ma superate, per il bene della comunità.

2) Via don Minzoni e la questione appalti sollevata da Siragusa sulla scuola Cozzoli sono i temi caldissimi di questo ultimo mese politico. Qual è lo stato di salute dell’amministrazione Minervini? Cosa senti di dire su questi due temi?

La questione degli appalti per la scuola Cozzoli e la situazione in Via Don Minzoni hanno certamente messo sotto i riflettori l’amministrazione Minervini, sollevando interrogativi circa la trasparenza e l’efficacia della gestione delle politiche urbane e degli investimenti pubblici.

Come consigliere comunale di opposizione, osservo attentamente il dibattito pubblico e le azioni dell’amministrazione su questi fronti, con l’obiettivo di assicurare che vengano tutelati l’interesse pubblico e i principi di equità e trasparenza.

Sulla questione dell’ appalto per la scuola Cozzoli, vi è una preoccupazione significativa riguardo alla modalità con cui sono stati gestiti gli appalti, nella trasparenza dell’intero processo. È fondamentale che ogni aspetto degli appalti pubblici sia condotto con la massima trasparenza e nel rispetto delle leggi, per prevenire qualsiasi forma di malagestione o favoritismo. Ritengo che sia mio dovere richiedere e favorire un’approfondimento su questo appalto, per garantire che tutte le procedure siano state eseguite correttamente e che l’interesse pubblico sia stato salvaguardato.

Per quanto riguarda Via Don Minzoni, questa situazione evidenzia le sfide che l’amministrazione deve affrontare nel bilanciare lo sviluppo urbano e la tutela dei diritti dei residenti. Le politiche di urbanistica e di sviluppo devono essere pianificate e attuate con una visione a lungo termine, considerando l’impatto sulla comunità e sull’ambiente.

È cruciale che i cittadini siano coinvolti attivamente nelle decisioni che li riguardano direttamente, attraverso processi partecipativi che permettano di esprimere le loro preoccupazioni e necessità.

In generale, lo stato di salute dell’amministrazione Minervini deve essere valutato in relazione alla sua capacità di rispondere in modo efficace ed etico a queste sfide. La gestione trasparente degli appalti pubblici e l’attuazione di politiche di sviluppo urbano che tengano conto delle esigenze dei cittadini sono indicatori chiave della salute di un’amministrazione.

In conclusione, su entrambi i temi, sento la responsabilità di monitorare da vicino le azioni dell’amministrazione, di richiamare l’attenzione su eventuali mancanze e di lavorare per promuovere soluzioni che siano nel miglior interesse dei cittadini. La trasparenza, la partecipazione cittadina e la responsabilità sono principi fondamentali che continueranno a guidare il mio operato in consiglio comunale.

3) La sicurezza a Molfetta è un tema forte su cui avete fondato la campagna elettorale due anni fa. Come mai sta venendo sempre meno, vedi gli episodi di Piazza Vittorio Emanuele e il recente omicidio?

La sicurezza a Molfetta è una priorità indiscutibile per noi, come dimostrato dal forte accento che vi abbiamo posto durante la nostra campagna elettorale. È vero che recenti episodi, come quelli avvenuti in Piazza Vittorio Emanuele, hanno sollevato preoccupazioni significative tra i cittadini riguardo alla percezione e alla realtà della sicurezza in città. Questi eventi sono profondamente preoccupanti e richiedono una riflessione seria e un’azione decisa da parte di tutta l’amministrazione comunale, a cui compete la responsabilità più alta nella scala gerarchica.

La sicurezza pubblica è un tema complesso che va ben oltre la semplice presenza delle forze dell’ordine sul territorio. Essa include la prevenzione, attraverso politiche sociali ed educative che mirano a ridurre le disuguaglianze e a promuovere l’inclusione, la coesione sociale e opportunità per tutti, specialmente per i giovani e le fasce più vulnerabili della popolazione. È importante anche lavorare sull’illuminazione pubblica, sulla videosorveglianza e sull’urbanistica, rendendo gli spazi pubblici più sicuri e vivibili.

In risposta a questi episodi, credo sia fondamentale: rafforzare la collaborazione tra le forze dell’ordine locali e nazionali, migliorando la condivisione delle informazioni e coordinando gli interventi in modo più efficace; incrementare i fondi destinati alle politiche sociali che mirano alla prevenzione della criminalità, supportando iniziative che offrono alternative positive alla devianza e all’illegalità; favorire il coinvolgimento della comunità nella sicurezza pubblica, attraverso programmi di vigilanza civica e iniziative che promuovano la coesione sociale e la cura degli spazi comuni; valutare l’efficacia delle misure di sicurezza attualmente in atto, come la videosorveglianza, e apportare eventuali miglioramenti o aggiustamenti.

La posizione di intransigenza su questi mesi resterà immutata pur nell’inspiegabile sottovalutazione del fenomeno. La sicurezza dei cittadini è una responsabilità che trascende le divisioni politiche e richiede un impegno unitario da parte di tutti gli attori coinvolti.

4) Cosa manca al centrodestra molfettese per poter essere al governo di questa città?

Stiamo dimostrando un impegno costante nel costruire una base solida e inclusiva, fondamentale per rispondere in modo efficace alle esigenze di Molfetta. Con Pietro Mastropasqua lavoriamo quotidianamente per difendere gli interessi dei molfettesi, preparandoci alle prossime sfide. Il livello di attenzione alle problematiche cittadine e alle dinamiche amministrative credo sia altissimo; mai nessuna opposizione a Molfetta ritengo abbia monitorato così tanti procedimenti.

Le nostre forze civiche e politiche sono composte da giovani, professionisti e rappresentanti di ogni categoria, tutti uniti dall’obiettivo comune di portare dinamismo nella politica locale, con una visione orientata al futuro e lontana dalle vecchie logiche che caratterizzano buona parte del panorama politico cittadino.

Per poter essere al governo di questa città, ciò che stiamo ulteriormente sviluppando, è una strategia di comunicazione e di azione ancor più radicata e capillare, che possa garantire una presenza costante e significativa sul territorio. Ciò implica non solo ascoltare ma anche interpretare e tradurre in azione le esigenze dei cittadini, attraverso una politica che sia di stimolo e non di mero accompagnamento.

Abbiamo le idee chiare su come affrontare le problematiche della città, con proposte che spaziano dal rilancio economico alla sicurezza, dalla tutela dell’ambiente al rafforzamento dei servizi sociali. La nostra visione è accompagnata da un piano di azione sicuro e mirato, che prevede passaggi concreti e tempi definiti.

La politica, per noi, è una passione e non un mestiere. Ciò significa un impegno disinteressato al servizio della comunità, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita a Molfetta. Questo spirito anima tutti i nostri rappresentanti e sostenitori, che si dedicano alla politica con vero entusiasmo e dedizione. E non certo alla ricerca di essere dei “stipendiati” dalla politica.

venerdì 5 Aprile 2024

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