L'evento

Scoppia la Quarantana. Molfetta saluta così la Quaresima

Angelo Ciocia
Angelo Ciocia
Quarantana
L'evento, tipico della tradizione, si svolgerà oggi
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Ta ta ta ta ta ta, boom. Qualche secondo d’attesa, il grande botto, poi il nulla.

Con lo scoppio della Quarantana, Molfetta saluta il periodo dell’anno più atteso, quello della Quaresima e dei riti della Settimana Santa che fanno assumere nuova linfa e nuova energia alla città.

Esattamente ta ta ta ta ta ta, boom. Molfetta tornerà da oggi alla solita routine, agli eventi per il cartellone culturale primaverile ed estivo, ad ospitare qualche buon artista per la stagione dei concerti, tornerà a tifare la propria squadra locale (tante, tantissime). Ma la magia che regala la Settimana Santa, le mancherà, inutile negarlo, senza quel velo di malinconia di una città che, scolasticamente parlando, sarebbe un alunno che strappa la promozione, ma senza tutto questo grande impegno, soprattutto dal punto di vista culturale, turistico e del marketing territoriale.

Tornando alla Pasqua e alla Quarantana, oggi al Calvario, grazie all’associazione Passione e Tradizione, scoppierà la moglie di Toème, la figura della Quaresima che vanta nella arancia che stringe al petto, sette piume, tante quanti i venerdì quaresimali. Una tradizione che lo scorso anno non si è potuta compiere, causa meteo avverso, ma che è stata riportata dall’associazione molfettese dopo diversi anni di dimenticanza: sarà quest’ultimo atto a salutare definitivamente queste settimane in cui tra via Dante e il centro storico di Molfetta si respirava aria viva, energia a pieni polmoni.

È certamente il periodo più amato dai confratelli e dai bandisti, dai semplici appassionati, fedeli e non, molfettesi, ma anche dai turisti. Non a caso, oggi, le migliori attrazioni molfettesi resteranno aperte al pubblico per essere fruibili.

Terminerà così il periodo più amato dai molfettesi, la Pasqua e le settimane che la precedono. E per addolcire questo velo di tristezza e di amarezza che questo giorno si porta via, ecco un buon pezzo di una scarcella. Da mangiare, magari, “all’ottava” di Pasqua, come vuole la tradizione.

domenica 31 Marzo 2024

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