Si intitola “Passio Domini Nostri Jesu Christi” ed è non una semplice mostra ma un’immersione totale nei riti della Quaresima e della Settimana Santa a Molfetta.
Nel Museo Diocesano, per circa venti minuti, risuonano i passi più struggenti delle marce funebri con le immagini più emozionanti dei riti e delle processioni.
Volti di confratelli e fedeli, la Molfetta nel passato con fotografie in bianco e nero e quella di oggi. La costante, loro: le statue. Mai viste così da vicino, mai viste così vive. Il genio di Cozzoli e l’espressività dirompente delle Statue del Sabato Santo, le effige lignee del Cristo e della sua Passione sofferente e straziante in quelle della processione della notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo. E poi la Croce: quella che apre tutto, a mezzanotte del Mercoledì delle Ceneri quando il Martedì Grasso è appena andato via.
Insomma una mostra che è storia, che si fa nella storia stessa della città e che restituisce dettagli e particolari a cui è la comunità a contribuire, testimone e custode di fede ma anche di un patrimonio artistico incomparabile nel valore delle statue e di quella tradizione che fa di Molfetta un unicum al mondo in questo particolare momento dell’anno.
Ad organizzarla, nella nuova ala del Museo Diocesano, l’Arciconfraternita della Morte dal Sacco Nero e l’Arciconfraternita di Santo Stefano dal Sacco Rosso con il contributo di diverse realtà imprenditoriali locali. Di Dot Studio, invece, la progettazione e l’elaborazione video.
L’ingresso è gratuito, fino al 30 marzo dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 21 (ad eccezione del lunedì).