La certezza arriva direttamente da Leonardo Siragusa, referente del movimento politico “Molfetta che vogliamo”: Vincenza Magarelli non siederà in Consiglio Comunale nel caso di dimissione della consigliera Francesca de Palma.
Bisogna, tuttavia, riavvolgere il nastro per ricostruire la vicenda.
E’ il 2022: Siragusa con il suo “Molfetta che vogliamo” è tra le liste civiche a sostegno del bis a sindaco di Tommaso Minervini nelle elezioni comunali. Un contributo notevole quello del movimento alla vittoria finale vista l’elezione di Sergio de Candia in Aula Carnicella con 644 voti. L’avvocato, però, viene scelto dal primo cittadino come assessore, “liberando” di fatto lo scranno a Francesca de Palma.
La rottura tra fine 2023 e inizio 2024: de Candia e de Palma si spostano nel grande movimento “Insieme per la città”, facente riferimento al consigliere regionale Saverio Tammacco, Siragusa regge il colpo e annuncia di essere fuori dall’attuale maggioranza. Nel frattempo scoppia il caso dell’appalto alla scuola Cozzoli e la richiesta a gran voce, da parte delle opposizioni, delle dimissioni della de Palma da consigliera comunale.
Dimissioni finora non avvenute e che, si pensa, mai arriveranno.
“Tengo a specificare, soprattutto al Sindaco così può stare tranquillo: mia moglie (Vincenza Magarelli, ndr) non siederà in Consiglio Comunale – l’annuncio di Siragusa – ma Molfetta che vogliamo resterà sempre all’opposizione di questa amministrazione”.
Chi, allora, eventualmente al suo posto? Il quarto maggiormente eletto nella lista: Gianni Bufi, in forza delle sue 239 preferenze.
Ovvio fare una riflessione: qualora la de Palma dovesse dimettersi, visto l’annuncio di Siragusa, Tommaso Minervini dovrebbe ricontare le proprie forze in Consiglio Comunale, dunque alla guida della città. Il sindaco rischierebbe, infatti, di essere in minoranza.