Tips dalla Quaresima molfettese

Il rito della “frasca” della Confraternita dell’Assunta per abbellire Crìste all’ùerte”

Angelo Ciocia
Angelo Ciocia
Rito della Frasca - ph Giuseppe Marino De Robertis 2023
La cernita tra "r cheppale" e "r penneisce" è il primo vero atto che ci introduce nella Quaresima molfettese: l'ultima domenica di Carnevale la scelta.
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L’accurata scelta tra “r cheppale” e “r penneisce”, è probabilmente il primo vero atto che introduce Molfetta e i custodi della tradizione a respirare aria di Pasqua e Settimana Santa. Ancor prima della processione della Croce. Parte da qui il viaggio che ci condurrà alla scoperta di alcune tips della Quaresima molfettese.

Siamo all’ultima domenica di Carnevale e i confratelli della Confraternita di Maria SS. Assunta in Cielo si riuniscono, all’alba, in campagna: per loro è la giornata della “frasca”, ovvero il taglio dei rami di ulivo che addobberanno il simulacro del Cristo all’Orto, il “primo Mistero” della notte più lunga e attesa dai molfettesi.

Qui si fonde quell’incredibile mix tra fede e tradizione, passione e folklore, goliardia del carnevale e momenti di riflessioni delle ultime ore del Cristo.

Diverse le curiosità intorno al rito della frasca: in primis, a compiere il gesto sono i confratelli dell’Assunta, storicamente appartenenti al ceto contadino, senza dimenticare che, molto spesso, i contadini già selezionano alcuni rami durante la stagione olearia-olivicola e solo nell’ultima domenica di Carnevale avviene la cernita tra “r cheppale” e “r penneisc”. Le prime sono il ramo che costituirà la parte alta della frasca, le seconde sono le parti più folte.

Oltre ad abbellire il primo dei cinque misteri, Crìste all’ùerte”, alla Confraternita dell’Assunta spetta anche il compito di completare, sempre con gli ulivi, l’esposizione della sacra effige nel Pio Esercizio del primo venerdì di Quaresima e poi anche per il “sepolcro” del Giovedì Santo. Un po’ alpha e omega del periodo quaresimale: nel primo venerdì di Quaresima si ricorda l’orazione di Cristo nell’orto del Getsemani, il Giovedì Santo si vivono, con suoni, musiche e colori tipici, gli ultimi attimi di vita del Risorto.

Inizia con il taglio della frasca il periodo in cui Molfetta arde di passione. Passione vera che culminerà il Sabato Santo, il 30 marzo, quest’anno.

 

venerdì 1 Marzo 2024

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