Da oggi, 7 settembre, al 10 settembre, su banchina San Domenico, altezza mercato ittico all’ingrosso, torna, per il decimo anno, l’ostello dell’accoglienza, una grande tenda che consentirà alle donne e ai bambini, mogli e figli degli ambulanti, e agli uomini di poter dormire e vivere le giornate della festa patronale in totale sicurezza ed in condizioni igieniche adeguate.
L’ostello è stato aperto con una cerimonia simbolica, presenti il Sindaco, Tommaso Minervini, l’assessore alla socialità, Anna Capurso, il presidente del Comitato feste patronali, Germinario, la consigliera comunale, Angela Amato, e una rappresentanza dei volontari che gestiranno la tensostruttura.
Annesse all’ostello, all’interno dei quali sono stati dispositi i posti letto, ci sono anche docce per le donne, per gli uomini e per i disabili, oltre ai servizi igienici.
Il servizio è garantito gratuitamente a tutti gli ambulanti.
L’allestimento dell’ostello è stato curato dal Comitato feste patronali, su impulso dell’amministrazione comunale. Sarà gestito dai volontari che copriranno tre turni, dalle 8 alle 12, dalle 14 alle 16 e dalle 16 alle 21. Nelle ore notturne ci sarà la sicurezza privata.
Il coordinamento dei volontari è del consigliere comunale Angela Amato ideatrice dell’iniziativa e Dario Modugno, dell’Associazione InCo, dell’ostello dell’accoglienza, dal Forum Molfetta accogliente, con il contributo delle associazioni Unesco, Maria Santissima Addolorata, Masci, InCo, Auser, Croce Rossa Italiana, Fidapa.
Accanto all’ostello, a pochi metri di distanza anche quest’anno, è stato allestito il Villaggio del fanciullo gestito dal Sermolfetta, riservato ai bimbi degli ambulanti. L’iniziativa fa riferimento al Progetto Accoglienza del Ser, garantisce ai bimbi la presenza di animatori, spazi attrezzati per attività sportive e ludiche e tutta una serie di servizi dedicati. Tutte le attività del Villaggio sono gratuite.
Ancora una volta l’ostello dell’accoglienza per gli ambulanti non italiani, ambulanti che non rilasciano ricevuta e perciò non pagano tasse all’Italia, ma che hanno tutto gratis perfino il mantenimento dei loro figli.
Ma c’è il nostro comune che li accoglie come fossero i salvatori della patria.
Tutto questo lo fa’. NON IN MIO NOME.