L'iniziativa legale di Codacons e Articolo32

In Puglia liste d’attesa infinite. E c’è chi rinuncia alle cure

Angelo Ciocia
Angelo Ciocia
Ospedale di Molfetta visto dall'alto
In Puglia, secondo i dati Istat del 2021, il 10,2% delle persone in lista d'attesa, ha rinunciato alle cure mediche
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Una stretta contro il fenomeno annoso delle liste d’attesa infinite in Puglia. Contro i tempi infiniti della sanità pubblica, Codacons e Articolo 32 (associazione specializzata nella tutela del diritto alla salute), lanciano una nuova battaglia legale a favore degli utenti.

“Il problema delle attese eccessive per effettuare visite e analisi specialistiche non solo non è stato risolto nel nostro paese, ma addirittura è peggiorato, anche a causa della pandemia Covid – spiegano Codacons e Articolo 32 in una nota congiunta – Una situazione di grave crisi che spinge una fetta sempre più larga di cittadini a rivolgersi alla sanità privata, pagando di tasca propria le prestazioni: la conferma arriva dai numeri forniti dalla Ragioneria generale dello Stato, secondo cui la spesa sostenuta dagli italiani per prestazioni sanitarie private è passata dai 28,13 miliardi di euro del 2016 ai 37,16 miliardi del 2021, con una crescita del +32% – analizza il Codacons”

Tradotto: chi non può permettersi di eseguire visite e interventi presso strutture private è costretto ad attendere i tempi infiniti della sanità pubblica, rischiando di veder peggiorare le proprie condizioni con ripercussioni anche gravi sul fronte della salute.

E c’è chi rinuncia alle cure: in base agli ultimi dati Istat, risalenti al 2021, in Puglia, il 10,2% delle persone che avevano bisogno di visite specialistiche o esami ha dichiarato di aver rinunciato per problemi economici o legati alle difficoltà di accesso al servizio.

Per sostenere i cittadini danneggiati dalle infinite liste d’attesa della sanità pubblica, Codacons e Articolo 32 lanciano una nuova iniziativa legale, mettendo a disposizione degli utenti pugliesi un modulo attraverso il quale ottenere dalla propria Asl il rimborso del costo sostenuto per le prestazioni sanitarie eseguite presso professionisti e strutture private a causa dell’oggettiva impossibilità di effettuare le medesime prestazioni presso il Servizio Sanitario Nazionale, in considerazione di tempi di attesa eccessivi. Un rimborso che, secondo Codacons e Articolo 32, rappresenta un diritto a fronte dell’evidente inadempimento da parte della pubblica amministrazione.

sabato 4 Marzo 2023

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