La nota e l'analisi dello stato dei luoghi

Molfetta Libera: “Quale futuro per le suppigne di Spiaggia Maddalena”

Spiaggia Maddalena
capannoni “Ex Cinet” all’interno dei Cantieri Navali zona Spiaggia Maddalena
Domenico Gagliardi, rappresentante di Molfetta Libera in consiglio comunale, ha presentato l'interrogazione con oggetto "Stato dei capannoni “Ex Cinet” all’interno dei Cantieri Navali zona Spiaggia Maddalena"
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C’è ancora il clima della Festa Patronale appena trascorsa, ma un luogo tanto caro alla marineria molfettese e situato a metà strada tra il viale dei Crociati e il Porto ottocentesco, sta vivendo un lungo periodo di abbandono che nell’estate appena trascorsa ha toccato il suo culmine come si vede dalle foto che alleghiamo e che, a distanza di alcuni anni, ci raccontano tutto sullo stato di degrado dell’area dei cantieri navali e, in particolare, della sua più grande “suppigna” ovvero l’ex Cinet.

Quindi, con l’interrogazione urgente presentata dal consigliere Domenico Gagliardi della lista Molfetta Libera, costituita dal movimento Area Pubblica e dal partito di Sinistra Italiana, noi chiediamo informazioni precise al Presidente del Consiglio Comunale ma anche al sindaco sul perchè dello stato e sul futuro di Spiaggia Maddalena.

L’oggetto dell’interrogazione presentata è: “Stato dei capannoni “Ex Cinet” all’interno dei Cantieri Navali zona Spiaggia Maddalena”.

Molfetta Libera, nel testo, fa un excursus temporale: il 7 dicembre 2020, a mezzo PEC, l’allora consigliere comunale Silvia Rana aveva presentato un’interrogazione sul tema, senza ricevere risposta.

Sempre nel documento inviato, il coordinamento di Molfetta Libera evidenzia la storia dei luoghi, quei cantieri navali e quel mestiere del maestro d’ascia che sono stati un unicum per Molfetta.

Premessa la storia del luogo, lo stato passato e quello attuale, Molfetta Libera propone le seguenti interrogazioni al consiglio comunale:

  1. Quale Impresa ha operato e con quale autorizzazione, senza peraltro alcuna indicazione tabellare esterna all’area, l’asportazione della copertura in tegole che ha peggiorato la già precaria condizione del solaio del cantiere Ex Cinet, nei progetti sede del Museo del Mare? Inoltre, dove sono state conservati i materiali asportati?
  2. Quale è l’indirizzo dell’Amministrazione Comunale in merito alla destinazione dell’edificio Ex Cinet e quale la possibilità reale di ospitare in spazi più adeguati i reperti del Museo del Mare situato nella Fabbrica di San Domenico e gestito dalla sede locale dell’Archeoclub d’Italia?
  3. Su area Ex Cinet, vi sono imprenditori privati che hanno proposto all’Amministrazione una destinazione d’uso diversa da quella di Museo del Mare dell’edificio? E quali sono le intenzioni dell’Amministrazione sul punto?
  4. Si può escludere una sdemanializzazione – parziale o totale – dell’edificio per futuro uso “commerciale”?
  5. Quali sono le ragioni per cui non sono stati attivati percorsi partecipativi?
  6. Vi è intenzione di attivare progetti di coinvolgimento della cittadinanza circa le prospettive di sviluppo dell’intera area di Spiaggia Maddalena?

 

martedì 13 Settembre 2022

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