Quindici condanne in tutto. Si è chiuso così, dopo cinque anni, il processo scaturito dall’operazione “Patrasso” del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Bari.
Il processo poneva al centro dell’attenzione la società Ingross Levante. Secondo quanto contestato dalla Procura di Trani, Migro tra il 1999 ed il 2005, sulla carta, avrebbe venduto all’estero beni per milioni di euro, ma si sarebbe trattato di operazioni fittizie.
Il Tribunale collegiale di Trani (presidente Giulia Pavese) ha condannato 14 imputati riconosciuti come partecipi del reato associativo, grazie alla contestazione della recidiva. Sono Vincenzo Basso, Bruno Cristo, Antonio Guidotti, Giuseppe Guidotti, Francesco Iovine, Antonio Malinconico, Emanuele Mangia, Domenico Mariani, Vito Mazzaglia, Giuliano Naglieri, Francesco Potenza, Enrico Serafini, Ciro Troise e Vito Valente.
Prescritte tutte le altre posizioni, comprese quelle del patron di Migro, Oronzo Maria Amato, e degli amministratori Marco Amato e Rita Scibilia. Prescrizione anche per il campano Salvatore Della Torre.
Archiviata, infine, per prescrizione la posizione di altre 35 persone: per queste era stato fatto uno stralcio con invio degli atti a Bari, ma qui il giudice si era dichiarato incompetente territorialmente e gli atti erano tornati a Trani nel 2014. Qualche mese fa la Procura ha preso atto dell’avvenuta prescrizione, chiedendo l’archiviazione.