Un laboratorio artistico tutto al femminile, che trova spazio su Facebook. Protagoniste due donne dalla vena artistica e dalla passione assolutamente indiscutibile. Due ragazze che hanno deciso di mettersi in gioco facendo della propria creatività un vero e proprio lavoro.
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Così, Monica Gallo ed Elisabetta d’Agostino, entrambe molfettesi doc, decidono di dar vita ad un mondo parallelo in cui esprimere le proprie potenzialità. In che modo? Attraverso la realizzazione di creazioni originali e fantastiche che rompono gli schemi della realtà, per farci avvicinare ad un mondo più intimo, più folle, più astratto, più magico.
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Il nome “RovesciaFavole” funge da fil rouge a tutte le mini opere realizzate. Favole rovesciate, interpretate, plasmate attraverso il loro espressionismo più puro.
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“L’idea di realizzare tale progetto – spiega Monica Gallo – è nata davvero in poco tempo. Due artigiane, aventi due stili completamente differenti, che decidono di unire le proprie forze per mettersi in gioco, per consentire al pubblico di vedere, tramite i nostri occhi, come intendiamo ed interpretiamo un mondo che è molto lontano dalla realtà che viviamo quotidianamente”.
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Un’attività artistica rivolta a un pubblico che, continua Monica “non è stanco o preoccupato di nascondere quel piccolo Peter Pan che c’è in lui. Bambini, ragazzi e adulti che sanno ancora cogliere quel lato fiabesco, mitico e leggendario, che solo pochi fortunati proteggono gelosamente. Persone, probabilmente, molto simili a me e ad Elisabetta.”
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Ogni singola creazione creata dalle mani di queste due ragazze è importante perché in ognuna di esse, ci mettono passione e qualche parte di sé. Tuttavia ciò che, probabilmente, le identificano di più sono “le porte delle fate”, piccoli accessi di quel mondo tanto decantato.
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Il modo migliore per mostrare e condividere la propria arte, senza imposizioni economiche, è stato appunto creare questa pagina Facebook, accessibile a tutti, in cui di giorno in giorno queste ragazze pubblicano e postano foto ed immagini delle proprie creazioni.
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Imparare a camminare, per poi iniziare a correre è una prerogativa massima di queste due ragazze che restano umili nella loro semplicità e bellezza artistica. E che puntano a seguire quella “seconda stella a destra”, per poi procedere “dritto fino al mattino”. L’isola che non c’è. O meglio, che per alcuni c’è. Eccome se c’è.
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