Cultura

Halloween: tradizione, chi è costei?

Angela Pansini
Lo "sfogo" riguarda la festa di Halloween, che la (mia) memoria storica proprio non riesce saldamente a collegare agli usi italiani, pugliesi, molfettesi…
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Questo articolo probabilmente scontenterà molti, specie tra i lettori più giovani e tra le giovani madri e insegnanti.
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rnLo “sfogo” riguarda la festa di Halloween, che la (mia) memoria storica proprio non riesce saldamente a collegare agli usi italiani, pugliesi, molfettesi…
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rnOra, accade che da qualche anno a questa parte, nella sera del 31 ottobre (Vigilia di Ognissanti) frotte di ragazzini mascherati, abbigliati con costumi dal vago sentore macabro, bussino (piuttosto insistentemente) alle porte dei residenti e pronuncino il motto “Dolcetto o scherzetto?” – traduzione decisamente libera dell’inglese “Trick or treat?” (trad.:“Uno scherzo o una festa?”, ndr).
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rnA questo punto il buon cittadino innamorato degli occhietti vispi dei fanciulli dovrebbe riempire le loro tasche di dolciumi di ogni tipo. L’inquilino senza cuore, non aprendo la propria porta ai vivaci virgulti, riceverà uno scherzo.
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rnCapita che la colorata comitiva non abbia ricevuto un’adeguata educazione da genitori e insegnanti, e s’adoperi in lanci di farina umida e borotalco (nel migliore dei casi) contro le porte rimaste chiuse, imbrattando pianerottoli e rampe di scale del prodotto di tanta ignoranza e maleducazione.
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rnMeglio non pronunciarsi poi sul risultato che tanta aggressività repressa e tanta cattiva educazione produce alle auto in sosta per strada, “vittime” di lanci di uova o peggio.
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rnNon guardatemi in quel modo truce giovani mammine e operose maestrine, la sottoscritta adora i bambini, le danno gioia e la commuovono con la loro innocenza. Ma quando sono ben educati!
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rnE allora mi domando chi abbia insegnato a queste gemme di purezza a rispondere con un “Vaff…!!” alle proteste del condomino infastidito dal baccano e dal luridume lasciato al ricordo del loro passaggio.
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rnMi domando chi abbia infilato nelle testoline di questi pargoli che la festa di Halloween vada festeggiata qui in Italia. E mi domando altresì se mai queste amorevoli mamme e maestre si siano chieste se i più anziani – che non contemplano l’esistenza di questa nuova occasione per far baldoria e di deviare dall’insegnamento di geografia e matematica – non abbiano tutto il diritto di tenere la propria porta chiusa al passaggio dell’orda colorata ed essere magari risparmiati dallo “scherzetto” conseguente…
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rnSempre che i genitori degli infanti non si adoperino loro stessi nella pulizia del pianerottolo preso di mira! Ricordiamo: in USA Halloween è tradizione, anche gli anziani lo sanno e sono pronti ad accogliere i piccoli in festa; qui da noi esistono il regalo per “la Fiera” e per San Nicola!
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rnMi risulta che Halloween sia usanza molto diffusa negli USA, appunto, e ivi probabilmente importata alcuni secoli fa dagli immigrati irlandesi; usanza legata al culto dei morti, durante i cui festeggiamenti si esorcizza la paura del trapasso, sbeffeggiando la Morte e l’Aldilà. In particolare Halloween ha anche un forte legame con la tradizione pagana e con l’universo dell’esoterismo, che attribuisce poteri mistici alla notte di vigilia, considerandola una porta aperta fra il mondo dei vivi e quello dei morti.
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rnRitengo, pertanto, che là dove tale costume sia radicato e diffuso – Irlanda e USA – tale origine venga spiegata alle giovani generazioni, proprio come da noi spero s’insegni ancora quale sia l’origine del Carnevale. E perché questo? Perché si tratta di una ricorrenza legata alla storia popolare del Paese in cui si vive, perché ci sono fondate ragioni storiche perché l’usanza si perpetui!
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rnCosa s’insegna oggi nelle scuole? Cosa trasmettono in termini di tradizione e valori le giovani madri e i rampanti maestri?
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rnDubito fortemente che spieghino ai più piccoli il perché e l’origine di questa festa “made in USA”, sminuendo anche il valore pedagogico che potrebbe avere il contatto con una tradizione e noi tanto lontana ed estranea. Così tutto si trasforma in una mera mascherata priva di senso e significato, in nome di una omologazione ai dettami di Sua Maestà America.
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rnDifficilmente ce ne accorgiamo perché il processo è sottile ma penetrante, però da decenni l’industria e la politica statunitensi c’impongono mode e stili di vita che l’Europa e il resto del mondo assimilano silenziosamente, facendoli propri. Questi si radicano nella nostra cultura e nel nostro immaginario collettivo e noi tutti dimentichiamo che nei nostri Paesi sono privi di ogni base tradizionalistica.
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rnUn esempio su tutti: la rappresentazione iconografica di Babbo Natale nota a ciascuno di noi – il barbuto, rubicondo e panciuto nonnetto col suo costume rosso bordato di pelliccia bianca – altro non è che la trovata pubblicitaria lanciata negli anni ’20 da una notissima marca di bibite gassate. Oggi per il mondo intero Babbo Natale è quell’allegro signore in rosso. Potenza della pubblicità!
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rnLo stesso sta accadendo per Halloween: ce ne stiamo impossessando, perché è americano, è “trendy”.
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rnA quale festività toccherà fra qualche anno? Al 4 luglio, al Thanksgiving Day (la Festa del Ringraziamento)…? Perché no?!
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rnE mentre la cara immagine del Vescovo di Mira nell’immaginario dei bambini molfettesi vien messa in pensione da quella più accattivante di un vecchietto Cola-dipendente, perdiamo il senso delle nostre più antiche usanze.
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rnScrivo questo pezzo in un’uggiosa giornata di metà ottobre, che mi ricorda in un certo qual modo l’11 novembre, giorno di San Martino…
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rnRicordo cosa questa giornata rappresentava per la mia infanzia… Ricordo mia madre che “stendeva” sul “tavoliere” la pasta per le frittelle, ricordo per le strade il profumo del ripieno “di cipolla” che si spandeva dalle cucine di operose massaie… Ricordo che imparavo a memoria la bella poesia del Carducci, che tutt’ora conservo intatta nella mia mente…
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rnLa mia memoria sensoriale, gli odori, lo sfrigolio delle frittelle nell’olio caldo, il contatto della mia manina con l’impasto soffice di acqua, farina, uova e lievito… Tutto questo mi fa tornare in mente la mia maestra delle elementari, Angela Campanale, donna vigorosa, insegnante esigente e per me seconda madre negli anni dell’infanzia: per legarci a filo doppio a una tradizione che ella amava, in seconda classe, il giorno di San Martino chiese alle nostre mamme di mostrarci in aula come si preparassero le frittelle: ah! Quei profumi, il fornelletto a gas, i grembiali sporchi di farina, le risa, gli occhioni spalancati…!
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rnQuesto si faceva una volta! Si trasmetteva la tradizione della propria terra! S’insegnava la storia della città, si parlava del dialetto come di un patrimonio culturale da tutelare e tramandare, si spiegava l’origine delle festività popolari, del Carnevale, delle processioni pasquali, di San Martino…
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rnOggi ci si maschera e si festeggia Halloween.
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rnIl mio grazie più sincero va alla maestra Campanale, a tutti gli insegnanti della sua generazione, maestri soprattutto di vita che ci hanno dato tanto. Grazie a nonni e genitori che ci hanno trasmesso l’amore per la tradizione.
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rnChe ne sarà in futuro dei pargoli del 2007? Ai posteri l’ardua sentenza…

mercoledì 31 Ottobre 2007

(modifica il 7 Agosto 2022, 1:47)

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sunros
sunros
16 anni fa

Significa che i pargoli del 2007 saranno “I Figli Del Mondo…”aperti a tutto, ad accettare nuove feste, nuovi modi di pensare, nuove religioni, lingue e razze.

il_molfettese
il_molfettese
16 anni fa

Sottoscrivo. La colpa della festa è da attribuire alle insegnanti di scuola elementare. Sono loro le responsabili di questa festa inutile e dannosa che ha stravolto la nostra tradizione.

amotommaso1
amotommaso1
16 anni fa

E’ chiaro che ormai siamo USA dipendenti,sta a noi tutti non rinnegarare per restaurare le nostre antiche tradizioni, come ad esempio quella di ” U TOUMM ” ma tanto si blattera e nulla si fa vorrei chiedere alla signora che ha scritto il pezzo, se ai suoi figli vieterà di andare in discoteca a festeggiare hallowen .
Questo sia un messaggio per rollaercoastrer , pintux ecc, grandi sostenitori di questa festa americanizzante.

Mike_79
Mike_79
16 anni fa

Halloween = un’americanata esportata in america dall’Europa del Nord e americanizzata per poi essere riportata in Italia ad aumentare il livello di “carnevalate” …

Athena_Promachos
Athena_Promachos
16 anni fa

Rispondo ad “amotommaso1” che mi chiede se vieterò ai miei figli di andare in discoteca a festeggiare questa ricorrenza: ho 26 anni, non sono ancora madre… Ma se un giorno dovessi diventarlo mi auguro che i miei figli saranno sufficientemente intelligenti non solo da trovare luoghi di divertimento meno vacui e inutili di una discoteca, ma soprattutto che si rendano conto di quanto sciocco sia da noi in Italia festeggiare Halloween.

Athena_Promachos
Athena_Promachos
16 anni fa

Anzi, mi auguro che da qui a 20 o 30 anni il fenomeno sia estinto.
A “sunros” dico che ci sono sicuramente altri modi per aprirsi al mondo e conoscere altre culture che non omologarsi come tanti pecoroni. Fortunatamente ho molti amici “stranieri”, provenienti da Paesi lontanissimi culturalmente dal nostro e che professano una religione differente dalla mia: questa io la chiamo apertura al mondo, non festeggiare Halloween!

tiupin
tiupin
16 anni fa

tiupin
il mio commento è, che il molfettese apprende subito le cose più stupide e sciocche infatti le mette subito in pratica.Sono genitore anch’io e avvolte mi vergogno di ciò che succede a Molfetta e piu tempo passa più le cose peggiorano.(CARA MIA MOLFETTA COME FINIRAI CON I NUOVI PROSPERI?)

billo88
billo88
16 anni fa

è vergognoso qllo ke succede la sera del31ottobre!!Assurdo pensare Ke gli stessi genitori Ke insegnano sin dai primi anni ai propri figli d “nn prendere la caramella dagli estranei” poi li mandano in giro x i portoni a bussare a xsone mai viste prima a chiedere loro delle leccornie!E cmq, cm giustamente dice IN articolo angela, qsta festa è prettamente pagana,qndi s dovrebbe spiegare a bambini e qnti altri ke noi cristiani dobbiamo esserGLI del ttt indifferenti!!

Mimmodiadelfia
Mimmodiadelfia
16 anni fa

lanno prossimo caramelle al lassativo per tutti.
Così tutti quelli che si mettono a fare i guappi con le ragazze andranno disperati a cercare il primo cespuglio o il primo vater per poter evaquare.
Grazie dell’attenzione.
Ti saluto
Mimmo di Adelfia.

nursing
nursing
16 anni fa

Ragazzi! ma che vi devo direeee…mi hanno imbrattato l’auto di farina, non mi sono adirata…il giorno dopo ha piovuto, non vi dico che cosa c’era…l’ho dovuta portare al lavaggio nonostante la pioggia; il parabrezza sembrava il bancone di una pizzeria…