Cultura

A novembre un inedito Gaetano Salvemini: ecco le anticipazioni

Pasquale Caputi
Il Movimento del buon governo e della democrazia partecipata e i Cantieri di sinistra presentano un trittico di inziative dedicato a Gaetano Salvemini. 19, 21 e 23 novembre gli appuntamenti.
scrivi un commento 1020

Tanto si è detto e scritto su Gaetano Salvemini, ma c’è ancora molto e di inedito da raccontare. In occasione del cinquantenario della sua morte il Movimento del buon governo e della democrazia partecipata e i Cantieri di sinistra hanno organizzato un trittico di iniziative che si propone di rendere pubblici alcuni aspetti della personalità politica e culturale dell’intellettuale nostro concittadino.
rn
rnNel corso della conferenza stampa indetta lunedì dalle associazioni per presentare il programma di queste giornate salveminiane, sono stati preannunciati i nuclei tematici attorni ai quali verteranno le relazioni degli esperti invitati.
rn
rn19, 21 e 23 novembre: queste le date stabilite dagli organizzatori per esporre contenuti di elevato spessore scientifico, col patrocinio, tra gli altri, della Regione Puglia, della Provincia di Bari e del Comune di Molfetta, l’ultimo dei quali ha inserito la manifestazione nel cartellone comunale. “Un segno di grande riconoscimento del lavoro che stiamo facendo, di apprezzamento e attenzione verso l’iniziative”, dicono soddisfatti alcuni esponenti delle associazioni promotrici.
rn
rnI documenti inediti dei quali si parlerà nella tre giorni derivano dall’Archivio Finocchiaro, messi a disposizione degli studiosi dalla Prof.ssa Elena Finocchiaro, a testimonianza della stretta relazione culturale tra Salvemini e Finocchiaro. Vari e tutti ricchi di interesse i nuclei tematici delle giornate.

rn

Un primo nucleo sarà costituito da materiali relativi alle elezioni del 1913, durante le quali, in primis nell’Italia meridionale, si registrarono duri scontri politici tra i sostenitori di Salvemini e quelli cattolici e repubblicani. Come afferma Elisabetta Mongelli, tra le organizzatrici dell’evento, la documentazione mette in luce anche le testimonianze della parte avversa a Gaetano Salvemini, tra le cui fila spicca la figura di Edoardo Germano, fondatore del Preventorio.

rn

Sarà Marco Ignazio de Santis, nella serata del 21, a fare di questi studi l’oggetto della sua riflessione e a presentare, nella giornata conclusiva, un volume da lui curato inerente al tema. Prezioso sarà anche il contributo personale di Elena Finocchiaro, testimone dell’incrocio tra due vite diverse eppure uguali, configgenti eppur coerenti nella costanza dell’impegno civile, cioè quelle di Salvemini e Germano.
rn
rnCirca le stesse elezioni del 1913, il 23 presso l’auditorium Regina Pacis sarà messa in scena l’opera teatrale “La cantata degli ombrelli”, sotto la regia di Salvatore Marci, il quale rielaborerà personalmente, in una chiave di lettura contemporanea, il testo di una trasmissione televisiva scritta da Beniamino Finocchiaro e Nicola Saponaro, trasmissione peraltro mai effettuata. Il testo racconta gli scontri di Molfetta, Terlizzi e Bitonto durante quelle infuocate elezioni.
rn
rnPasquale Minervini esaminerà invece il carteggio, costituito da una ventina di lettere, tra Salvemini e la sorella Annetta, nei periodi 1934-1944, mentre egli era in America, e 1946-1954 quando risiedeva a Firenze.
rn
rnNel corso della prima serata sarà proiettato un documentario di Gaetano Arfè, recuperato dalle teche della Rai e caduto nel dimenticatoio, in cui la figura di Salvemini è introdotta politicamente e culturalmente. Molto attesa anche l’intervista rilasciata nel 1941 alla NBC dallo studioso molfettese, in cui spiega la condizione di fuoruscito, l’attaccamento agli Usa, ma al contempo rivendica le sue radici italiane, ma soprattutto meridionali. Sulla condizione di esiliato ci sarà anche una relazione di Nino Mastropierro.
rn
rnInfine il Prof. Marino Centrone, all’interno dello studio degli scritti di Salvemini sulla scuola, fornirà un’interpretazione nuova di Salvemini, quale anticipatore dei temi più scottanti della contemporaneità. Salvemini, in questo senso, è visto come protagonista di un’intuizione profetica: capitalismo cognitivo, proletarizzazione del lavoro intellettuale, marginalità e precarizzazione, sono tutti problemi di sconvolgente attualità dei quali esprime una consapevolezza precorritrice.
rn
rnNella gustosa anticipazione del Prof. Centrone è raccontata l’opposizione tra Salvemini e Giolitti, tra chi guarda al futuro e interpreta il presente e chi si volta continuamente indietro.

giovedì 25 Ottobre 2007

(modifica il 7 Agosto 2022, 2:00)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti