È stata la lista più suffragata, con 2168 voti, pari al 7,25% del totale. L’unica ad aver abbattuto quota 2mila. Cuore Democratico è stato il traino di Tommaso Minervini. Spinta dalle preferenze dei suoi tre big (Nicola Piergiovanni, il candidato più votato in assoluto, Angela Amato e Giovanni Facchini), era attesa a un grande risultato. E quel risultato è arrivato. A sottolineare il trionfo delle liste a sostegno di Minervini (che complessivamente hanno ottenuto più del 52% dei consensi) sono anche Insieme per la città (6,63%), Minervini Sindaco (6,39%), Molfetta Popolare (6,26%) e Ala Democratica (5,64%).
Occorre scendere alla sesta posizione assoluta per trovare la prima lista non “minerviniana”. È il Pd, con il 5,57%, equivalente a 1668 voti. Di poco inferiore il risultato di Rinascere (5,22%, ovvero 1563 preferenze).
Obiettivo Molfetta è stata la lista trainante per Mastropasqua, con un 4,94% equivalente a 1479 voti, mentre ci si attendeva forse qualcosa in più da Rifondazione Comunista/Compagni di strada, che si fermano a quota 1188, ovvero il 3,97% dei voti, a sostegno di Giovanni Infante.
Non può passare inosservato, infine, qualche numero decisamente antitetico rispetto al previsto. Tra tutti, i pochi consensi ricevuti da Forza Italia (solo 737 voti, circa il 2,46% del totale), e Movimento Cinque Stelle (734, ovvero 2,45%). Tra le liste a sostegno di Minervini ci si attendeva probabilmente un risultato maggiore da Patto Comune e Molfetta in Azione.