“Sono momenti che rattristano enormemente una comunità, per altro a poche ore da una cerimonia importante, in memoria di Gianni Carnicella”. Sono queste le parole del sindaco Tommaso Minervini, a poche ore dal tremendo episodio di cronaca di questo pomeriggio, con l’assassinio del 46enne Corrado Parisi.
“Sono tornato a casa e ho saputo di questa terribile notizia – prosegue il primo cittadino – Sono convinto che la comunità abbia gli anticorpi per reagire positivamente a questo episodio di cronaca che credo e mi auguro resti circoscritto”. Il parallelismo è di quelli tragici: 27 anni fa, infatti, allo stesso orario, il sindaco Gianni Carnicella veniva crivellato sul sagrato della chiesa di San Bernardino; oggi, in comune con quel 7 luglio del 1992, non c’è unicamente il solleone, ma lo stesso terrore si è diffuso in città, con una via macchiata dal sangue.
Corrado Parisi è stato freddato con tre colpi di pistola, in pieno torace. L’episodio è avvenuto in un orario non ben definito, tra le 13 e le 14. Il killer si è rivelato essere Sergio Farinola, titolare di un bar della via, poi costituitosi. Ancora da definire i dettagli sul movente, che pare essere legato a futili motivi, accumulatosi però nel tempo e sfociati nel tragico epilogo.
Parisi è stato subito portato al Pronto Soccorso presso l’Ospedale di Molfetta Mons. Bello, dove a nulla sono serviti gli interventi dei soccorsi. Il decesso per emorragia avviene infatti alle 15.25, a macchiare, in maniera indelebile, un altro pomeriggio, di un’altra estate qui a Molfetta. Intanto, da quanto trapela, non ci sarebbero collegamenti con altri crimini o episodi delittuosi avvenuti in città negli ultimi mesi. Si tratterebbe, se così fosse, di un episodio isolato. Ma le certezze, in questo senso, arriveranno solo con il tempo e cona la conclusione delle indagini