Un tempo erano i lavori socialmente utili, adesso si parla di PUC ovvero di Progetti Utili alla Collettività disposti dai Comuni, attraverso i competenti uffici, a favore di coloro che beneficiano dell’Assegno di Inclusione e del Supporto per la Formazione e il Lavoro. Un modo, da parte dello Stato, di non prevedere tali manovre come meri mezzi di sussistenza ma come ulteriore occasione per queste persone di riscatto e inserimento nel contesto sociale in cui si trovano.
A Molfetta è stato approvato il PUC relativo all’area comunale con il coinvolgimento dell’ambito sociale, culturale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni.
In particolare il Comune di Molfetta prevede il coinvolgimento di queste persone in attività come la manutenzione dei giochi per bambini nei parchi e nelle aree attrezzate, il restauro e il mantenimento di barriere in muratura e staccionate ma anche la pulizia dei cortili scolastici, delle strade comunali e delle spiagge oltre a servizi come la guardiani, il back office e il front office.
L’obiettivo è il “reinserimento socio-lavorativo del beneficiario – è scritto nel programma – lo sviluppo dell’empowerment del beneficiario; l’incremento della partecipazione attiva del cittadino alla vita della propria comunità; il contributo alla riqualificazione dei beni comuni”, a fronte di un impegno orario settimanale da un minimo di 8 a un massimo di 16 ore distribuite dal lunedì alla domenica.
Il numero delle persone coinvolte sarà definito “in relazione alle esigenze del territorio comunale di riferimento”.