I trentatré rintocchi squarciano il silenzio della notte del Martedì Grasso e conducono diretto al Mercoledì delle Ceneri. Alpha della Quaresima e Omega del periodo di goliardia, poco sentita in città, per via di un carnevale che lentamente muore.
Sono vive più che mai le tradizioni molfettesi: i riti quaresimali, patrimonio della comunità, attirano tanta gente ai piedi del Purgatorio e su corso Dante, nonostante una serata non mite come il resto dell’inverno.
I suoni del ti-te e il Vexilla seguono il discorso del vescovo Monsignor Cornacchia. Pace, l’augurio alla nuova amministrazione dell’arciconfraternita, il peso della croce di ciascuno, la luce che viene dopo la croce sono l’augurio e le parole che don Mimmo rivolge alla comunità molfettese.