Ore 15.30 in punto. La croce solca il sagrato della Chiesa del Purgatorio, l’urlo struggente del ti-té ha già allertato Corso Dante e i fedeli sono da diversi minuti accorsi per il momento tanto atteso. I bandisti eseguono le note dirompenti de “I funerali di Alessandro Manzoni”. Il tempo più atteso ha inizio.
E’ così, come ogni anno, nel regolare cadenzare del tempo, la processione dell’Addolorata inaugura la settimana più intensa della fede e della passione molfettese. Alle ore 16 il capolavoro scultoreo di Giulio Cozzoli si mostra alla città, mentre le pie donne in cammino aprono il lungo corteo, a precedere i confratelli della Morte, con il tradizionale abito completamente nero. Ad accompagnare l’uscita del simulacro, lo Sventurato, mentre tutt’attorno il vociare degli appassionati si interrompe e accompagna questi sacri momenti un silenzio carico di pathos.
La processione seguirà il tradizionale percorso, dal centro antico fino alle camere nuove, per poi discendere via Roma, dare vita, da Piazza Cappuccini, ad uno dei tratti più suggestivi e poi, risalendo Via Sergio Pansini e discendendo Via San Domenico, fare ritorno, attorno a mezzanotte, presso la Chiesa del Purgatorio.