Inizia il terzo giorno di una Quaresima scoppiettante, il primo venerdì di questo periodo di deserto e riflessione interiore. Se il giorno del Martedì Grasso che segna la fine del periodo carnevalesco, i social sono stati invasi da preoccupazioni circa lo stato di salute delle tradizioni molfettesi, nel Mercoledì delle Ceneri, è scoppiato letteralmente il tam tam virale su quanto possa accadere ai riti che Molfetta tanto ama nel periodo quaresimale.
Si è parlato di rivoluzioni per Confraternite e Arciconfraternite, ma anche di riti che potrebbero cambiare, processioni che saranno modificate, sparizioni di associazioni/gruppi e tanto altro. Il calderone social ha preso di tutto e lo ha fatto girare vorticosamente alla velocità della luce.
“Dobbiamo doverosamente smentire queste voci – è il commento delle amministrazioni delle due Arciconfraternite molfettese, Onofrio Sgherza e Lello Silvestri – Tanto per dissipare gratuiti allarmismi che arrecano. Non vi è alcun pericolo che le manifestazioni e le processioni legate alla Quaresima e alla Settimana Santa possano essere in alcun modo alterate: le stesse, di concerto con S.E. Vescovo Mons. Cornacchia, sempre sensibile alla loro tutela e salvaguardia, non subiranno alcun cambiamento, figuriamoci “radicale”, ma si svolgeranno secondo i tempi, i modi e le durate che da secoli le contraddistinguono, nel solco di quelle tradizioni che indubbiamente sono patrimonio della intera città di Molfetta”.
I cambiamenti ci saranno, le modalità e i tempi non sono ancora del tutto note. “È falsa l’affermazione secondo cui sono in corso revisioni dei vigenti statuti confraternali emanati nel 2019 – continuano le due amministrazioni – Possiamo affermate che è vero il proficuo e attuale dialogo tra sodalizi, autorità ecclesiastica e pubblica, volto a consolidare le nostre tradizioni e preservarle per il futuro così come a noi tramandate”.
Infine un invito ad affidarsi alle parole degli interessati piuttosto che a farsi prendere dal gossip social e dal correre inesorabile di news che viaggiano online e assumono i contorni delle fake. “Non c’è bisogno di dar credito ad autoreferenziali divulgatori di notizie non veritiere – continuano – Occorre siano consultate previamente e direttamente le fonti ufficiali, in questo caso le amministrazioni delle Arciconfraternite, per non diffondere e propalare infondate comunicazioni volte a creare solo confusione e disorientamento”.
Una Quaresima bollente, fatta di notizie e notiziole, rumors e gossip, messi a tacere, al momento, dalle Arciconfraternite della Morte e di Santo Stefano. Basterà a non alimentare ulteriori chiacchiericci sullo stato di salute dei sodalizi e dei riti molfettesi?