La conferenza pre match

Bufi e Totorizzo: “Basta odio sulla Molfetta Calcio”

Angelo Ciocia
Angelo Ciocia
Molfetta Calcio
I due soci in conferenza stampa: "Facciamo squadra e superiamo questo momento. Bartoli ha la nostra fiducia, chi pensa alla squadra come un giocattolo avrebbe fatto la cosa più semplice: cacciare l'allenatore. Noi abbiamo progetti e visioni imprenditoriali"
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Messaggi precisi e chiari: “basta odio sulla Molfetta Calcio, facciamo squadra e superiamo questo momento difficile”. Insieme, magari. Questo è quanto emerge dalla conferenza stampa indetta dal presidente Saverio Bufi che, assieme al socio Vito Totorizzo, getta acqua sul fuoco social e sulle polemiche montate dall’ex presidente Cormio sull’attuale gestione della società biancorossa, non risparmiando il solito dito puntato contro mister Bartoli.

“Siamo qui per portare messaggi positivi: basta veleni, basta odio – l’esordio di Bufi – Questa gestione vuole tessere relazioni commerciali, ha intenzioni serie, progetti. Invito le tante persone innamorate dei nostri colori, della piazza e della città a farsi promotori di questo messaggio. Abbiamo bisogni di eroi anti odio”.

Simile il pensiero del socio Totorizzo che non risparmia una frecciatina all’ex Cormio e chiarisce alcuni punti del comunicato stampo diffuso dai canali biancorossi. “La società è un giocattolo rotto secondo il past president? Diciamo che noi soci, spinti dall’amore e dal coinvolgimento di Bufi, abbiamo permesso l’iscrizione ad una squadra, cosa per nulla scontata – le parole di Vito Totorizzo – Stiamo pagando i debiti della vecchia gestione. Certo, avremmo sbagliato sicuramente qualcosa, non siamo esperti in tutto, per esempio non siamo allenatori come lo era qualcuno prima di noi. Chiedo una sola cosa al vecchio presidente: se dice di essere tifoso, si sgolasse con noi e come noi, tifasse la squadra della propria con noi e come noi, senza fare apprezzamenti poco urbani a noi soci”.

Le frizioni, però, partono da lontano. Già lo scorso anno scricchiolava il rapporto a due tra Cormio e Bufi. “Io ed Ennio intendiamo il calcio in maniera diversa – le parole di Saverio Bufi – La squadra è determinante, incide su incassi e sponsor ma è una parte. C’è il settore giovanile, in cui crediamo dall’inizio io e il socio de Gennaro, c’è lo stadio, la femminile, il marketing, il commerciale, le relazioni con le imprese. Per noi la Molfetta Calcio non è un giocattolo, è qualcosa da curare”.

L’elemento di maggior spicco nella visione totalmente differente del calcio, è senza dubbio la figura dell’allenatore Renato Bartoli. “Cacciare qualcuno non è imprenditoria, ma licenziamento selvaggio – il commento di Totorizzo – Noi siamo abituati a ragionare come imprenditori. Se le cose andranno davvero male, si prenderanno decisioni dolore, ma oggi e domani vogliamo avvalerci del servizio di mister Bartoli. Speriamo di invertire il trend già da domani”.

Importante anche il pensiero del numero uno biancorosso sull’attuale tecnico dei molfettesi. “Ricordo bene che dopo un match perso in Eccellenza, qualcuno voleva cambiare l’allenatore che ci ha permesso di arrivare in serie D. Stessa cosa lo scorso anno dopo il 4-0 subito contro Fasano. Prima c’era un solo imprenditore che aveva una visione diversa, adesso siamo cinque e facciamo squadra nelle decisioni e abbiamo strategie comuni e imprenditoriali – continua Saverio Bufi – L’allenatore sa che dobbiamo migliorare il gioco e dobbiamo vincere, c’è il mercato di dicembre per aggiustare qualcosa. Il doppio ruolo allenatore – manager? Ad oggi, il campo dice che non è stata la scelta giusta. Chi pensa alla società come un giocattolo e chi ha la cultura tipicamente italiana, avrebbe esonerato il mister perchè è la scelta più facile. Chi ha la nostra visione imprenditoriale ha pensieri più sofisticati, globali, non prende e caccia l’allenatore. Siamo riconoscenti a Bartoli per quello che ha fatto in passato, le prossime 4-5 gare diranno la verità e se avremmo avuto ragione”.

sabato 22 Ottobre 2022

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