La pallavolo di grande livello sbarca a Bari nel week end. La final four di Coppa Italia si giocherà al PalaFlorio sabato e domenica prossimi.
Occasione, per tanti molfettesi, di tornare a respirare aria di pallavolo. Ma anche gli altri non vedono l’ora di “respirare” i molfettesi e le amicizie da cui sono legati.
Modena, Perugia, Trento, Civitanova si contenderanno il premio. E a Molfetta si leccano i baffi.
Si, perché nelle “magnifiche 4” c’è almeno un ex Molfetta.nA Perugia il secondo libero è Cesarini, libero della prima storica stagione in Superlega del Molfetta. Un ruolo ricoperto anche da Daniele De Pandis, per due stagioni, oggi a Trento.
Alla Lube Civitanova brilla Candellaro, arrivato a Molfetta, giovanissimo e con una stagione da comprimario a Latina, come un diamante da affinare. Sempre alla Lube milita Zhukouski, il palleggiatore scelto dalla dirigenza che non ha mai potuto calcare il PalaPoli, se non in allenamento, per via di una squalifica.
A Modena il centro parla molfettese: Mazzone e Bossi, oggi rispettivamente 25enne e 23enne, sono cresciuti e hanno giocato la loro prima stagione da titolare nella massima serie, in casacca biancorossa. Sempre a Modena picchia forte l’imperatore Giulio Sabbi, l’uomo dei mille record in maglia molfettese.
nTutti questi atleti hanno una sola firma: Ninni de Nicolo, direttore sportivo del biancorossi molfettesi, gran conoscitore di talenti. Da budget limitati è riuscito a portare il meglio della gioventù mondiale. Molfetta li ha affinati e oggi militano nei club si vertice. Ma è cresciuto anche il DS de Nicolo. Sarà a Bari come talent scout del Trento, società che negli anni ha vinto di tutto a livello italiano, continentale e mondiale.nMolfetta trampolino di lancio.
A Molfetta manca la Superlega, ma alla Superlega manca un PalaPoli bollente, una società che crede nei giovani e i molfettesi. E l’occasione di riabbracciare i propri beniamini, nel più tipico dei momenti amarcord nostalgici, dista solo 30 chilometri.