I prodotti dell’alveare

Antonella Lioce, Segreti di Bellezza
Un viaggio tra le principali sostanze salutari prodotte dall'alveare e dalle api
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Dei veri toccasana che provengono dall’alveare e dalle loro piccole inquiline sono la pappa reale, la propoli, il miele e il polline millefiori.

La pappa reale è prodotta dalle api operaie in quantità necessaria all’allevamento delle larve e per il nutrimento dell’ape regina. Per quest’ultima è l’unico alimento ed è grazie ad esso che vive molto più a lungo di tutte le altre api, circa 5 anni a differenza delle altre che vivono massimo 90 giorni (nutrite con la pappa reale solo nei primi tre giorni di vita). Questa sostanza è ricca di aminoacidi essenziali, zuccheri, acidi grassi, vitamine del gruppo B e minerali. La pappa reale migliora le prestazioni psico-fisiche, mobilitando le risorse dell’organismo. In soggetti sani si è osservata euforia, maggiore resistenza alla fatica, aumento del rendimento del lavoro fisico e intellettuale. Anche alcuni disturbi del sistema neurovegetativo possono migliorare grazie a questa sostanza, che esplica un’azione tonica e riequilibrante. Gli studenti stanchi possono potenziare memoria, prontezza ed elasticità mentale. Nei bambini inappetenti stimola l’appetito. Inoltre è anche immunostimolante, antinfiammatoria e antibatterica. In una dieta vegana la pappa reale non è indicata in quanto la produzione richiede l’uccisione delle larve coinvolte.

La propoli è una sostanza prodotta dalle api per rielaborazione della resina raccolta sulle gemme di diversi alberi (come il pioppo, abete, salice e betulla) con le secrezioni salivari ed enzimatiche. Le api la usano come una sorta di “cemento” per chiudere le fessure, per levigare le pareti interne dell’alveare, per costruire sbarramenti contro il freddo e per difendersi da eventuali predatori, e per disinfettare le cellette dove la regina deporrà le uova. È utilizzata come un antimicrobico, antinfiammatorio, leggermente analgesica e cicatrizzante. Ottima per combattere le infezioni dell’apparato respiratorio, come raffreddore, influenza, tonsilliti, faringiti, riniti, laringiti, sinusiti e otiti. Consigliata per l’igiene della bocca, alito cattivo, gengiviti e infiammazioni della bocca in genere. Utile anche per infezioni genito-urinarie e manifestazioni cutanee come herpes, acne, eczemi, micosi del cuoio capelluto, forfora secca, pelle screpolata e arrossata, ustioni cutanee, cicatrizzazioni lente e difficili. La propoli è disponibile in varie forme ( soluzione idroalcolica, soluzione analcolica, capsule con estratto secco, spray orale, tavolette masticabili, crema e unguento) per permettere una varietà d’uso, in base al trattamento specifico e alla preferenza personale.

La produzione del miele inizia con l’ape che preleva il nettare dei fiori e lo lavora durante il volo di ritorno all’alveare; all’interno del quale avvengono numerosi scambi da un'ape all’altra che rielaborano e rigurgitano il miele nelle cellette dove viene immagazzinato. I suoi componenti principali sono: fruttosio, glucosio, acqua, zuccheri, acidi organici, sali minerali, enzimi…
Il miele è un alimento ad elevato valore nutritivo, facilmente assimilabile; fornisce energia immediata ed è anche una riserva.

Il polline viene raccolto dalle api passando di fiore in fiore, deponendo granuli di polline dell’uno sul pistillo dell’altro. Le loro zampe posteriori (formate da membrane elastiche) sono adatte a raccoglierlo e trasportarlo all’alveare per poi depositarlo con la testa negli alveoli. Esso è formato da una miriade di corpuscoli microscopici che sono contenuti nelle antere dei fiori, appallottolati e di vario colore a seconda del fiore dal quale è stato prelevato. Il polline contiene tante proteine, oligoelementi, vitamine, enzimi, zuccheri e pochi lipidi. Ottimo ricostituente generale per l’organismo, il polline infatti viene consigliato per eccessiva magrezza, per gli sportivi, per gli stati di deperimento fisico e mentale e per la convalescenza. Esso ha inoltre un effetto benefico nel trattamento dell’ulcera duodenale e nell’ipertrofia prostatica. Dobbiamo considerarlo un potente antiossidante, antinfiammatorio e attivatore dei processi disintossicanti dell’organismo.

Quando la prossima volta vi capiterà di vedere un’ape o un alveare non abbiate paura, allontanatevi e lasciatele lavorare!

sabato 17 Ottobre 2015

(modifica il 6 Febbraio 2023, 10:35)

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