E se la dieta che sto seguendo fosse sbagliata?

Maria Paola De Biase, Nutrizionista
Chi decide di intraprendere una dieta deve porsi delle domande in modo da capire se la dieta che sta seguendo o che ha intenzione di iniziare è sbagliata
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Chi è alla ricerca continua della perdita di peso, si è imbattuto almeno una volta in una dieta sbagliata. Esistono innumerevoli diete stilate da presunti esperti, ma purtroppo anche da stimati professionisti del campo della nutrizione, che illudono spesso la gente e possono creare anche danni alla salute.

Chi decide di intraprendere una dieta deve porsi delle domande in modo da capire se la dieta che sta seguendo o che ha intenzione di iniziare è sbagliata.

La dieta vieta troppi alimenti ed è troppo restrittiva?
Diete che contengono poche categorie di alimenti (se non una sola) da consumare per un preciso arco di tempo, ad esempio per una o due settimane, hanno più probabilità di essere abbandonate subito rispetto a dieta che contengono qualsiasi tipo di alimento. Volendo fare alcuni esempi, diete che si limitano a poche categorie di alimenti sono la dieta del minestrone (che prevede pranzi e cene a base di minestrone) oppure la dieta Dukan (che prevedono esclusivamente carne e pesce nelle prime fasi della dieta).
Una dieta restrittiva che si protrae per un lungo periodo (anche mesi) può creare degli squilibri psicofisici importanti. In parole povere, una dieta restrittiva obbliga l'organismo a consumare meno energia di quella che necessita che lo costringerà ad adattarsi al basso consumo, con il risultato che la dieta, che all'inizio avrà pur permesso un certo calo, dopo pochissimo tempo non darà più i risultati sperati. È un meccanismo di difesa che mette in atto il nostro corpo, dando risultati opposti e quelli desiderati (e pubblicizzati).

La dieta elimina pane e pasta?
Per me non sono concepibili diete che eliminano totalmente pane e pasta, che costituiscono la base di una dieta mediterranea. Il nostro organismo ha bisogno dei nutrienti presenti in questi alimenti, carboidrati principalmente, i quali servono a ricavare l'energia necessaria a far funzionare al meglio tutto il nostro corpo. Dai carboidrati si ricava il glucosio, di cui va ghiotto l'organismo intero: quando siamo a riposo consumiamo ogni giorno 160 g di glucosio, 120 g consumati solo dal cervello!
Se l'organismo ha bisogno di carboidrati, proteine e grassi  nelle giuste proporzioni è necessario che anche durante una dieta dimagrante si rispettino queste esigenze.

La dieta cambia notevolmente le tue abitudini alimentari?
La dieta sbagliata è anche quella che chiede di cambiare in maniera drastica le proprie abitudini alimentari. Se sei abituato a fare una ricca colazione perché devi affrontare una giornata di lavoro impegnativa, la dieta non può prevedere solo un bicchiere di succo di frutta al mattino. Meglio ridimensionare le porzioni a pranzo e a cena.
Per me la dieta sbagliata è anche quella che promette miracoli: perdere troppi chili in poco tempo non è salutare e può risultare anche controproducente, in quanto si riacquista tutto il peso perso, talvolta con gli interessi. Perdite di peso adeguate non superano quasi mai i 10 Kg in 2-3 mesi.

La dieta sbagliata è anche la dieta che preclude una vita sociale: è importante che la dieta non monopolizzi la vita privata perché magari contiene prodotti particolari che non si trovano con facilità in un ristorante. La dieta deve adattarsi alle esigenze di vita nostre e mai il contrario!
La dieta giusta è quella che include anche l'attività fisica e un corretto stile di vita, ricordando che “dieta” significa appunto “modo di vivere”.
La dieta giusta non manca di nessun alimento, ha solo come arma vincente la parola equilibrio.

mercoledì 30 Settembre 2015

(modifica il 6 Febbraio 2023, 10:35)

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