I social network

Gianni Cuocci e Giancarlo Lacedonia, Sistec
Un'analisi dei pro e dei contro di questi fenomeni comunicativi
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Sappiamo tutti ormai cosa rappresenti un social network o come fare per iscriversi ad uno di questi, ma con l’andare del tempo l’attenzione suscitata da questi fenomeni comunicativi non smette di calare. Proprio come una reazione chimica scatenata in un esperimento, continuando ad osservarne gli effetti si ottengono informazioni sempre più precise, in grado di farci riflettere sui loro pro e contro.

Tra i primi possiamo annoverare la velocità della comunicazione, la possibilità di entrare in contatto con altra gente, al di là dei limiti dello spazio, magari con gli interessi in comune ai nostri. Per non parlare dell’interculturalità, portata ai suoi massimi livelli.

I social network rappresentano, quindi, dei potentissimi canali di comunicazione perché sono “a portata di mano”. Con l’avvento degli smartphone e dei tablet non è più necessario dover accendere il computer, aspettare il caricamento e finalmente accedere ad internet; è sufficiente avere uno smartphone o un tablet con sé per essere connessi.

Questi, inoltre, raggiungono target di qualsiasi età; i social network non sono per i ragazzini come comunemente si pensa; le ricerche dimostrano che la fascia di età più presente sui social network va dai 20 ai 55 anni circa, ovvero una fascia di persone che dispone di un reddito.

Infine i social network sono gratuiti. Questo è un aspetto da non sottovalutare sia in senso positivo sia in senso negativo. A differenza di canali di comunicazione come la radio o i giornali, se si vuole essere presenti sui social network è sufficiente aprire un profilo aziendale.

E’ tramite tale profilo che le aziende sfruttano la loro gestione marketing; all’interno dei social milioni di utenti in tutto il mondo si ritrovano per dialogare ed interagire ed è per questo che la pubblicità sui social media offre delle opportunità uniche nel suo genere.

Tra i diversi aspetti dei social network non è da sottovalutare l’aspetto “ricerca lavoro”, pensiamo a Linkedin che conta più di 20 milioni di iscritti e suggerisce dei contatti in base al percorso formativo o professionale. E’ possibile creare il proprio profilo mettendo in risalto le proprie competenze e le proprie esperienze lavorative; il proprio “contatto” può in tal modo essere trovato dai recruiter o dagli esperti di human resource.

Ma non è tutto oro ciò che luccica, esistono infatti degli aspetti negativi che, se trascurati, possono essere assai pericolosi, quali ad esempio la tutela dei minori e la tutela della privacy. Nei social network infatti è possibile reperire facilmente informazioni personali come i dati anagrafici, le abitudini, le frequentazioni e molto altro.

Insomma questo strumento per la comunicazione è indubbiamente da considerare come una nuova risorsa, ma come ogni cosa bisogna saperlo usare per non incorrere in problemi che con un pò di attenzione sarebbe stato facile evitare.

martedì 25 Agosto 2015

(modifica il 6 Febbraio 2023, 10:34)

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