Basta una buona idea per avere successo? Molto spesso avere una buona idea non è sufficiente, serve capire se quell’idea è economicamente sostenibile e vincente sul mercato.
È qui che interviene la figura del business angel che, dopo un’attenta analisi delle potenzialità del progetto, decide di sostenerlo come partner attivo della società.
Questo “angelo" rappresenta una sorta di protettore degli affari in quanto assicura un contributo finanziario solo dopo aver valutato le differenti skills dell’imprenditore (la sua esperienza, le sue capacità organizzative e manageriali). Infatti i business angels investono in imprese, in settori a loro conosciuti o per i quali riescono ad ottenere valide e chiare informazioni.
Va chiarito che il valore aggiunto dell’angel-investitore non è solo il suo contributo finanziario, ma la sua esperienza manageriale (know-how), la conoscenza del settore, il suo dinamismo creativo.
Tuttavia ottenere il supporto di questi investitori-manager esperti non è scontato perché, apportando capitali propri, i business angels devono poter valutare rischi e opportunità attraverso un oculato planning della business idea
I principali criteri da considerare al momento della valutazione del progetto imprenditoriale sono, infatti, la crescita potenziale del mercato di riferimento, le qualità del team di manager, le caratteristiche del prodotto/servizio, le prospettive economiche ed il fabbisogno finanziario connesso al progetto stesso.
Pertanto, gli imprenditori dovranno essere supportati da professionisti specializzati che potranno aiutarli a compiere i primi e giusti passi della nuova attività, dato che per raccogliere i fondi sarà necessario un percorso, dai tre ai sei mesi, nel quale i business angels richiederanno di essere assistiti nel processo di due diligence.
Ma dove trovare il nostro angelo?
Ci sono diversi network dei Business Angel (BAN, Business Angel Network) che possono effettivamente aiutare uno start upper, filtrando le varie proposte così da orientare i propri investimenti seguendo specifici criteri:
– Deal Dimensione, in virtù del quale più imprenditori si avvalgono del contributo di diversi Business angels ognuno dei quali metterebbe a disposizione al massimo 180.000 euro, ragion per cui si creano gruppi di investitori pronti a sostenere il maggior numero possibile di soggetti;
– Stage Company, grazie al quale alcuni business angels investono unicamente in seed o start-up, mentre altri investono in aziende in fase di espansione;
– Settore, in virtù del quale i business angels tendono ad investire in imprese che lavorano in settori a loro noti o per i quali si riescono ad ottenere chiare e immediate informazioni.
È chiaro che ogni imprenditore che desidera avviare un’impresa, dovrà essere disposto in prima persona ad investire il proprio denaro. Infatti, la stessa comunità dei business angels considera tale aspetto di fondamentale importanza. Pertanto, se gli imprenditori stessi investono il proprio denaro, almeno il 20%, rafforzeranno la propria idea dinanzi agli occhi dei potenziali finanziatori.
Il team della Dan&Partners ha recepito sin da subito le esigenze delle giovani start-up, offrendo servizi di consulenza aziendale e finanziaria che consentono sia agli investitori che ai giovani imprenditori di valutare in modo analitico e pragmatico lo sviluppo e la potenzialità della business idea.
Dunque, anche nel mondo finanziario, sia tu un giovane start upper o un investitore, potrai volare, anche se a fatica, con un’ala soltanto. Ma solo se queste due figure decideranno di unire le loro forze, diventando compagni di volo e rimanendo abbracciati, raggiungeranno la loro meta volando sempre più alto.