Smart City

Gianni Cuocci e Giancarlo Lacedonia, Sistec
Una città tecnologicamente avanzata e intelligente, attenta all'ambiente
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Nell’era dei tagli permanenti alle amministrazioni locali e dell’ascesa di internet nasce un’idea per ottimizzare l’uso delle sempre più scarse risorse pubbliche. Una soluzione, frutto della riflessione di esperti di tecnologia e uomini di marketing, capace di sviluppare una cooperazione sempre più stretta tra pubblico e privato. Si sviluppa così l’idea di smart city, ovvero di una città tecnologicamente avanzata e intelligente, capace di attrarre investimenti, ma con una nuova consapevolezza ambientale e attenzione ai problemi dell’inquinamento.

L’iniziativa, promossa dall’Unione Europea nell’ambito del SET-Plan, mira a migliorare la qualità della vita degli abitanti delle aree urbane ed ha come obiettivo quello di ridurre del 40% entro il 2020 le emissioni di CO2 delle città europee.

I sensori connessi telematicamente e installati in tutta la città – sui trasporti pubblici, nei cestini dei rifiuti, sui cartelloni pubblicitari e nelle strade – catturano i dati del loro ambiente e li inviano ai sistemi centrali ricevendo in cambio informazioni e istruzioni. Gli abitanti di una smart city cominceranno a vedere strade meno congestionate dal traffico, perché i flussi saranno indirizzati in maniera intelligente così da evitare i punti nevralgici.

I cartelloni pubblicitari digitali, per esempio, possono fornire aggiornamenti in tempo reale e indicare le zone della città particolarmente trafficate, consentendo agli automobilisti di scegliere un percorso alternativo ed anche la tempistica dei semafori può essere regolata per ottimizzare il flusso dei veicoli nelle ore di punta e favorire così lo scorrimento del traffico automobilistico.  I dati di traffico su rete mobile possono essere analizzati per dare alla pubblica amministrazione un’immagine accurata sul traffico veicolare e sugli spostamenti delle persone in città.

Ci saranno anche strade più illuminate e più pulite – grazie a lampioni dotati di sensori che possono segnalare un oscuramento e programmare le riparazioni mentre i cestini dei rifiuti indicheranno la necessità di essere svuotati, evitando un eccesso di rifiuti e quindi uno spettacolo fin troppo comune nelle aree a elevata densità di popolazione.

I benefici che i Comuni possono trarre dalla digitalizzazione dei servizi sono quindi allo stesso tempo una razionalizzazione della spesa pubblica e un concreto miglioramento della qualità di vita dei cittadini.

Bari si candida al progetto European Smart Cities, diverse e di grande importanza le azioni progettate in ambito culturale, economico, ambientale e sociale: dal lungomare di Fesca e San Girolamo alla risoluzione del nodo ferroviario, dagli interventi di riqualificazione sul litorale sud alla ristrutturazione di immobili dismessi per accogliere servizi di aggregazione e inclusione sociale, dalla realizzazione del grande parco urbano nell'area della caserma Rossani alla costituzione del "Miglio dei Teatri".

L'obiettivo è mettere in rete conoscenze e realizzare progetti per migliorare la nostra qualità di vita e di lavoro e rendere la città più intelligente, più smart!

venerdì 19 Giugno 2015

(modifica il 6 Febbraio 2023, 10:34)

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