C’era una volta…l’animazione

Antonio Roselli, Agenzia Frog
Come si è evoluto il mondo dell'animazione in 60 anni di storia
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Servizio indispensabile nei villaggi turistici.
Attrazione fondamentale per chi parte in villeggiatura.
L’Animazione è diventata col tempo l’ago della bilancia della vacanza.
Ma facciamo qualche passo indietro.

Nel 1950 viene costruito nelle Isole Baleari il “primo” villaggio per turisti.
Simili a campi scout, si articolavano con tende qua e là e cucine fai da te. I “villeggianti” trascorrevano il loro tempo libero tra semplici sport ed escursioni, mentre le serate passavano per lo più con falò e chitarrate, raccontando barzellette e fantasticando sull’escursioni del giorno dopo.
Insomma quello dell’animazione era un prodotto spontaneo del gruppo.

Dai primi anni ‘60 si diffonde la formula “All inclusive”. La fortunata espressione si afferma sulla fetta giovanile del mercato turistico, ma si allontana dalla più grossa parte costituita dalle Famiglie. Il costo della vacanza “tutto compreso” infatti, moltiplicato per i membri della famiglia risulta essere eccessivo. Inoltre coloro che si recano in villaggio con dei bambini non possono seguire le varie attività sportive proposte, perché impegnati nell’accudire i propri figli.

Ecco quindi la svolta commerciale della formula club. Nasce il “Mini Club”: i genitori possono praticare liberamente le attività, mentre agli animatori resta il compito di organizzare le attività ludiche dei bimbi.
Un altro importante input arriva all’inizio degli anni ’80: le Serate Organizzate.

Contrariamente a quanto fatto fino ad allora, improvvisando un intrattenimento a casaccio, nascono i primi spettacoli: non impegnativi e con gli ospiti come attori principali.
Si riconosce subito il ruolo fondamentale della “Serata”. Utile tanto per il consolidamento dei rapporti tra gli ospiti quanto per gli introiti della struttura, a garanzia per gli incassi al bar o al ristorante interni.

Nel corso degli anni l’Animazione, e il Turismo più in generale, hanno subito un’evoluzione considerevole.
Si sono affermate forti realtà turistiche a livello mondiale che trattano la Vacanza come un impegno vero, una necessità per il lavoratore.
Bisogna comunque specificare che il cambiamento turistico va di pari passo con il cambiamento economico. Non a caso, negli ultimi periodi, non più così fortunati, sono nate agenzie e tour operator di qualsiasi genere, con la convinzione di trasformare “il lavoro più bello del mondo” in quello più semplice al mondo. Conseguenza: una corsa al ribasso per villaggi e strutture che comprano al prezzo più basso possibile un servizio di animazione arrangiato alla meno peggio.

In un mercato deturpato da alcuni improvvisatori del mestiere, è bene ridare importanza all'unicità del prodotto: valorizzando i luoghi della vacanza e personalizzando programmi ed attività per ogni struttura.
L’animazione si evolve. Professionalmente.

venerdì 19 Giugno 2015

(modifica il 6 Febbraio 2023, 10:34)

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