Giocare con i bambini, divertirsi con le emozioni

Antonio Roselli, Agenzia Frog
Come è cambiato il modo di far giocare i più piccoli, quanto è importante divertirsi con le emozioni
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L’anno scolastico volge al termine e puntuali si presentano le belle giornate. Il sole al mattino e quell’aria calda che sa d’estate sono, per ogni bambino, in questa parte dell’anno, la speranza che la scuola finisca presto.

Voglia di andare a mare? Giocare con gli amici? Non dover più pensare ai compiti per il giorno dopo? La formula del divertimento.

Ma basta così poco per rendere davvero felice un bambino? Sembrerebbe di sì.

Alcune moderne tecnologie infatti sono in grado di ricreare uno status di piacere nel bambino attraverso semplici giochi e applicazioni. Due bimbi su tre possiedono uno smartphone o un tablet, e sono in continuo aumento le App orientate ai bambini.

Questa tendenza a prediligere giocattoli Hi-Tech esclude sempre più i classici giochi d’infanzia: del dottore e del paziente, della cuoca, e persino il “giocare a fare la mamma”. Una tendenza, questa, che non giova di certo alla crescita del bambino.

E già! Perché i bambini amano imitare ciò che fanno i grandi. Vogliono guidare come papà, cullare il bimbo come fa mamma ecc.

Oggi però, i genitori, oltre a lavorare e ad accudire i figli, sono, anche loro, presi dal cellulare così come dal computer, e non solo per motivi di lavoro appunto, ma soprattutto per chattare con Whatsapp, stare un po’ su Facebook o scattare qualche selfie. Ecco che il bambino cerca di emulare il comportamento dei grandi. Perciò pretenderà anche lui lo smartphone, il pc e quant’altro lo faccia sentire “grande”.

Oltretutto nei genitori più giovani si è diffuso l’uso dei dispositivi per sedare pianti e capricci dei loro bebè. Se il bimbo piange gli si piazza in mano un iPad col primo cartoon e il gioco è fatto.

Niente di più sbagliato! Ai bimbi “urlanti” va dato il tempo di calmarsi da soli, perché possano imparare a controllare le proprie emozioni e comunicare il loro stato d’animo.

È vero, i bimbi di oggi vivono in un mondo un po’ diverso da quello della “nostra” infanzia, un mondo che si basa sulla tecnologia e dalla quale non può prescindere.
Forse domani saranno uomini migliori. O forse no.
Intanto però, cerchiamo di trasmettere loro quei valori puliti che ci hanno insegnato da piccoli, lontani da videogame e cellulari.

In estate i bambini possono essere davvero felici. Basta un pallone per strada e le ginocchia sbucciate, una  manciata di amici e una bicicletta, qualche castello di sabbia e un tuffo in mare.
L’infanzia è “la colazione della vita”. E come si sa: chi fa una buona colazione, inizia bene la giornata.

È questa la funzione di ogni animatore professionista. Giocare sì… ma con le emozioni.

martedì 26 Maggio 2015

(modifica il 6 Febbraio 2023, 10:34)

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