Attualità

La batteria si carica al sole: il “Sun sun” del “Salvemini” conquista il 2° posto “Innovazione e progetto”

Rosanna Buzzerio
Il "Sun Sun" è un carica batteria per cellulari che si ricarica al sole senza accumulatore di energia, per cui è innovativo ed ecologico. Nasce da un'idea dell'ITCGT "G. Salvemini".
scrivi un commento 1032

Da Molfetta, o meglio, dagli studenti della IV B Mercurio (corso di ragionieri programmatori) dell’ITCGT “G. Salvemini”, nasce il primo carica batteria per cellulare che si ricarica con il sole e senza accumulatore.
rn

rn"Sun Sun" è il nome del prodotto che si è classificato al secondo posto nazionale per il premio “Innovazione e progetto”, nell’ambito del progetto “Impresa in azione”, promosso da Junior Achievement, una associazione no profit con sede a Milano che collabora in partenership con molte grandi multinazionali come Nokia e Manpower, giusto per citarne alcune.
rn
rnL’associazione ha lo scopo di diffondere la cultura di impresa e di economia nelle scuole dalle elementari alle superiori. Il premio ai 18 alunni che hanno partecipato alla creazione dell’impresa scolastica è stato consegnato il 5 giugno scorso presso Palazzo Mezzanotte a Piazza Affari a Milano.
rn
rn«La partecipazione a tale progetto -, ci spiega la referente del progetto, Enza Mitoli, docente di economia – nasce per caso dopo aver letto una pubblicazione della Manpower “Lavori in corso”. Da quella lettura, dopo aver preso i contatti con la Junior Achievement, abbiamo incominciato a creare la prima impresa didattica dell’ITCGT “G. Salvemini”, la Eliosynergy JA.

rn

Subito dopo la costituzione dell’impresa, dotata di un organigramma completo, sono state effettuate ricerche di mercato, è stato redatto il Bussines Plan, sono state regolarmente tenute le scritture contabili. Ed infine, sulla base delle risorse disponibili, sono stati prodotti e messi in vendita 30 esemplari del Sun Sun».
rn

rnCosì, creando una impresa, i ragazzi hanno incominciato ad approcciarsi al mondo del lavoro e con la consulenza degli esperti aziendali sono stati inizializzati allo studio dell’economia. Non quella sterile e noiosa dei libri, ma quella pratica e attiva che consente ai ragazzi di sentirsi stimolati e incentivati a far bene. Come poi è accaduto per i 18 alunni della IV B.
rn
rnGli alunni hanno dovuto creare una impresa dal nulla, accompagnati, guidati e supportati dall’azienda molfettese Emitech srl di Michele Diaferia. Ma in questo progetto sono stati seguiti anche da una tutor, Giada Tedeschi, dell’associazione no profit Unisco di Bari, affiliata a Junior Achievement, che ha seguito le dinamiche del gruppo classe.
rn
rnLa realizzazione del Sun Sun, nata per caso, ha preso forma di azienda vera e propria con tanto di capitale sociale, recuperato dai ragazzi vendendo quote della società a docenti, compagni di scuola e anche al preside. Così la Eliosynergy JA è partita con un capitale sociale di 560 euro.
rn
rnChiara la mission della Eliosynergy JA: «una azienda giovane che nasce nell’ottica dell’innovazione tecnologica, proponendo soluzioni ecocompatibili attraverso l’utilizzo di energie alternative».

rn

Ed del Sun Sun gli alunni nella loro relazione dicono: «è una novità assoluta rispetto ai prodotti concorrenti esistenti sul mercato. E’ privo di accumulatore di energia: niente batterie che inquinano l’ambiente, niente consumo di energia elettrica, solo rispetto dell’ambiente. Il carica cellulare Sun Sun, consente il rapido utilizzo del telefonino in caso di batteria scarica.

rn

Se viene esposto per alcuni secondi alla luce solare artificiale la batteria comincia a caricarsi e si può tranquillamente telefonare. Sun Sun è leggero e applicabile ovunque: sullo zaino, sulla borsa, nell’automobile, sullo scooter. Inoltre, è dotato di connettori che ne permettono l’utilizzo per le marche più comuni di telefoni cellulari».
rn
rnVeramente una idea geniale che ha già riscosso ampi successi.
rn
rn«Infatti – ci ha raccontato orgogliosa la referente, Enza Mitoli – la giuria, in particolare, ha apprezzato l’idea dei ragazzi di coniugare l’innovazione tecnologica, nel rispetto dell’ambiente, con un design fortemente orientato al target di riferimento. Si tratta di un progetto altamente innovativo, che va ben oltre la simulazione d’impresa e che ha permesso ai nostri ragazzi di sperimentare sul campo le dinamiche imprenditoriali».
rn

rnDal momento, aggiungiamo noi, che dalle nostre parti manca la cultura del rapporto scuola-impresa.
rn
rnSoddisfatto dell’ottimo risultato conquistato dai suoi alunni si è dichiarato il preside, Sabino Lafasciano, che nel commentare il progetto, ci ha detto: «ci pare che questa buona pratica sia il migliore antidoto alla cultura del lamento e del pregiudizio nei confronti della scuola pubblica, e di quella del sud in particolare».
rn
rnIl ricavato della vendita dei 30 pezzi del Sun Sun sarà devoluto in beneficenza, per adottare un bambino a distanza, come è tradizione dell’ITCGT “G. Salvemini”.
rn
rnSun Sun non rimarrà nel cassetto come un bel premio, ma con molta probabilità verrà prodotto su larga scala. Non è detto che nei prossimi mesi non troveremo il carica batteria per cellulare Sun Sun nei negozi di telefonia.

mercoledì 17 Giugno 2009

(modifica il 5 Agosto 2022, 21:38)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Mike_79
Mike_79
14 anni fa

Ne possono regalare uno a mio fratello? Così non lascia “la coda” sotto la scrivania quando esce la mattina?

nardino70
nardino70
14 anni fa

bello avere come platea il teatro milanese, mostrare le proprie capacità imprenditoriali in quella sede, deve essere fantastico, ma, pongo un quesito, i ragazzi viaggiavano o stavano in classe a seguire le lezioni? si è riusciti a conciliare le due cose?, io penso di no, perchè le ore di lezione sono quelle, o si costruisce un futuro aziendale, o si costruisce un futuro ai nostri ragazzi, ma questa, è solo una mia opinione.

nardino70
nardino70
14 anni fa

scusatemi, ma era uno sfogo personale, ormai nelle scuole, le lezioni tradizionali sono sempre meno, ma le nozioni i ragazzi quando le impareranno?..se occupano il loro tempo in tutt’altre attività? ai posteri l’ardua sentenza … diventeremo un popolo di ignoranti ….