Domani sarà un giorno importante per Pino Amato, consigliere de "L’Italia di Mezzo", agli arresti domiciliari in seguito ad un’ordinanza emessa dal Gip presso il Tribunale di Trani, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Giuseppe Maralfa.
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rnSabato 27 infatti fissato l’interrogatorio dell’ex Assessore all’Annona durante l’amministrazione di Tommaso Minervini.
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Successivamente Amato avrà la possibilità di rivolgersi al Tribunale della Libertà (o per il Riesame) per opporsi all’ordinanza di limitazione della libertà personale.
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rnIl ricorso, effettuabile entro 10 giorni dall’esecuzione del provvedimento, porterà al riesame del quadro accusatorio, al termine del quale potrà esser confermata l’ordinanza di arresto o si opterà per la revoca della stessa.
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rnIpotesi, quest’ultima, che non equivarrebbe alla caduta dell’impianto accusatori: i fatti che hanno condotto ieri all’arresto di Pino Amato da parte della Digos, sono relativi al periodo 2004/2005, e, non sussistendo il pericolo di inquinamento delle prove o altre situazioni che metterebbero a rischio la prosecuzione delle indagini, il Tribunale potrebbe consentire a Pino Amato la revoca dell’ordinanza di arresto.
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Pare intanto che il cerchio dell’inchiesta stia per allargarsi.
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rnTra gli ultimi eventi, infatti, pare che sia stata richiesta dal magistrato inquirente l’interdizione dai pubblici uffici per per quattro vigili urbani e per Vincenzo de Michele, dirigente del settore commercio del Comune.
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rnA Pino Amato, sospeso dalla carica di Consigliere Comunale dal Prefetto, potrebbe subentrare Mimmo Spadavecchia, primo dei non eletti per i Popolari, neo consigliere di amministrazione ASM e amico dello stesso Amato.
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«Come si può ben capire – ci ha detto Mimmo Spadavecchia – la situazione è delicata. In questo momento il mio primo pensiero è Pino, bisogna essergli vicino».
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rnIntanto i coordinamenti politici dei Popolari per Molfetta e Rinnovamento per Molfetta, all’unanimità, esprimono solidarietà al consigliere comunale Pino Amato ed alla sua famiglia.
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«Non lo lasceremo solo – recita la nota – lo sosterremo perchè siamo certi che presto chiarirà la sua posizione dinanzi alle autorità giudiziarie che dovrà fare il suo corso. Sono garantista e in virtù del principio della presunta innocenza in attesa del giudizio definitivo, per me resta innocente fino a quando non verrà provato il contrario.
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rnIn questo momento sono facili i trionfalismi ed i moralismi. La stessa solidarieta ed opinione vale per il corpo di Polizia Municipale e per tutti coloro che verranno coinvolti in queste faccende. Ringrazio personalmente la stampa locale per aver trattato il caso con estrema sensibilità.»