Cronaca

Liberata la prima tartaruga curata nel Centro Tartarughe marine di Molfetta

Rosanna Buzzerio
L'ospedale delle tartarughe è stato fortemente voluto dal presidente regionale del Wwf, il molfettese Pasquale Salvemini.
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E’ stata liberata nei giorni scorsi al largo delle coste molfettesi, con la collaborazione della Capitaneria di Porto, la prima tartaruga curata nel Centro Tartarughe marine di Molfetta.
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rnL’ospedale delle tartarughe è stato fortemente voluto dal presidente regionale del Wwf, il molfettese Pasquale Salvemini.
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rnNon si immagini un ospedale veterinario nel senso classico del termine, ma sono due stanze, molto colorate, contenenti delle vasche per ospitare le tartarughe ferite ubicate presso la scuola elementare di via Berlinguer. L’inaugurazione del Centro, a dicembre scorso, ha visto la festosa partecipazione di circa 400 alunni delle scuole elementari Manzoni, Cesare Battisti e Prefabbricata.
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rnUna giornata piena di colori, allegria e tanta, tantissima attenzione alla natura e al mondo delle tartarughe. Il Centro tartarughe marine avrà la collaborazione della facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari e dell’Istituto di Biologia marina della provincia di Bari, con cui il Wwf ha una convenzione.
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rn«Oggi il Centro ospita un esemplare tropicale, la “chelonia mydas”, come ci ha detto il responsabile del Centro, Pasquale Salvemini, spiaggiata nei mesi scorsi sulle coste di Monopoli. Essendo un esemplare tropicale stiamo aspettando che aumenti la temperatura dell’acqua per poterla liberare, nel frattempo la curiamo noi».

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Con il responsabile del Wwf, durante il nostro incontro, abbiamo anche fatto un bilancio delle attività svolte nell’anno appena trascorso e i traguardi da raggiungere nel 2007.

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Guardano all’anno 2006, quale bilancio puoi fare dell’attività svolta dal Wwf su Molfetta?
rnOttimo, direi. Siamo riusciti a realizzare il centro di primo soccorso per le tartarughe marine, che è stato inaugurato il 16 dicembre. Altra iniziativa lodevole il corso di formazione per guardie volontarie di 100 ore, iniziato il 25 febbraio e terminato il 22 novembre. Questo corso ha visto la partecipazione di 200 iscritti. A marzo scorso abbiamo organizzato il secondo convegno sui reati ambientali, con la presenza del dott. Maurizio Santonoce, magistrato di Cassazione, oltre alla presenza di autorevoli magistrati delle Procure di Bari e Trani.

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Mentre il normale controllo del territorio ha portato alla denuncia di diverse persone per reati ambientali, come il prelievo di acque reflue per l’irrigazione dei campi, pesca di frodo, dove sono stati sequestrati migliaia di ricci e datteri, oltre la scoperta di discariche abusive.

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Non mi ha ancora parlato della iniziativa relativa al risparmio energetico, fatta nel periodo natalizio.
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E’ una iniziativa a livello nazionale, quella legata all’efficienza energetica, che ha visto non solo il Wwf di Molfetta, ma anche altre sezioni della Puglia e del Wwf Italia, in collaborazione con l’Enea, Assindustria e con le piccole e medie imprese. Obiettivo dell’iniziativa: spingere la cittadinanza e le imprese ad una riduzione dei consumi energetici. Se pensiamo alla casa potremmo utilizzare, per esempio, le lampade a risparmio energetico oppure elettrodomestici a basso consumo

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Come Wwf che rapporti avete con il Comune?
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Buoni, l’iniziativa sulla efficienza energetica era in collaborazione con l’assessorato all’ambiente, col quale abbiamo intenzione di proseguire l’impegno intrapreso anche per l’anno in corso.

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Quali sono gli obiettivi del 2007?
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Sicuramente, potenziare il Centro tartarughe, che persegue l’obiettivo principale del network tartarughe marine del Wwf internazionale, cioè non solo la salvaguardia della specie, quindi salvare la singola tartaruga che si è spiaggiata, ma di trovare le soluzioni per evitare questo fenomeno.
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rnAttraverso la ricerca scientifica potremmo capire quali sono le zone dove si spiaggiano di più e per quale motivo. Se la marineria locale è responsabile di questi fenomeni, quindi andare ad analizzare quelle che sono le tipologie di pesca locali, lavorando in collaborazione con la stessa marineria.
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rnPer esempio in Sicilia, è stato fatto dal centro tartarughe di Lampedusa, una ricerca insieme con la  marineria, si è constatato che certo tipo di ami facevano incagliare le tartarughe, così i pescatori hanno modificato l’amo. Cercheremo di fare delle ricerche per capire anche quali sono le rotte di migrazione, paesi interessati e le cause per cui le tartarughe si spiaggiano.

venerdì 26 Gennaio 2007

(modifica il 7 Agosto 2022, 11:28)

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