Cronaca

Voto di scambio e corruzione le accuse contro il consigliere Pino Amato

La Redazione
Quando ricopriva l'incarico di Assessore all'Annona durante l'amministrazione di Tommaso Minervini avrebbe fatto ridurre le multe per infrazioni al codice della strada in cambio di voti.
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Tra il 2004 ed il 2005 quando ricopriva l’incarico di Assessore all’Annona durante l’amministrazione di Tommaso Minervini avrebbe fatto ridurre le multe per infrazioni al codice della strada in cambio di voti.
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rnDi qui, annunciate oggi dal Tg3, le accuse di voto di scambio, concussione, corruzione, falso ideologico, truffa e violenza privata contestate a Pino Amato, attuale Consigliere Comunale de "L’Italia di Mezzo" da questa mattina agli arresti domiciliari su ordinanza della Procura di Trani.

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L’arresto del Consigliere Comunale più suffragato dell’ultima consultazione elettorale (con oltre 1000 voti, ndr) ha provocato un vero e proprio terremoto politico in città. Tra le prime reazioni, quella del Sindaco Azzollini.
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rn«Sono costantemente al lavoro per seguire minuto per minuto l’evolversi di questa vicenda che vede coinvolto il consigliere Amato– ha dichiarato il primo cittadino -. Al momento, non ho notizie ufficiali in merito a quelle che sono le contestazioni che gli vengono addebitate. Tuttavia, l’unica certezza che ho è che non si tratta di fatti che hanno a che fare con la mia amministrazione comunale, in quanto risalenti a un periodo precedente. Cercherò di approfondire i dettagli nel più breve tempo possibile in modo da poter dare un giudizio più appropriato.»

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Anche Matteo D’Ingeo si è espresso in merito alla vicenda.
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rn«Se la notizia dell’arresto del consigliere comunale Pino Amato, riportata dagli organi d’informazione locali, fosse confermata, – ha detto il leader del Liberatorio Politico – non esiteremmo a chiedere alla Magistratura di indagare ulteriormente su questo personaggio politico, non solo per le vicende attinenti il suo operato da assessore alla Polizia Municipale, ma anche per ciò che il Liberatorio ha denunciato nel suo documento politico del 6 giugno 2006 all’indomani dei risultati della consultazione elettorale.

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In quel documento inviato anche alla Procura di Trani si chiedeva agli organi inquirenti di sapere se i suoi consensi avevano in qualche misura attinenza con l’indagine in corso sulle multe non riscosse, l’occupazione abusiva di suolo pubblico e quant’altro si configurerebbe come voto di scambio. Invitiamo – conclude D’Ingeo – tutti i movimenti e le forze politiche che non hanno mai avuto bisogno dei voti di Pino Amato a chiedere ad alta voce che si faccia luce definitivamente sulla storia di questo nostro beneamato concittadino.»

mercoledì 24 Gennaio 2007

(modifica il 7 Agosto 2022, 11:28)

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