La Banca Popolare di Bari e la Cooperativa Cattolica Popolare di Molfetta sono i due Istituti aggiudicatari della gara bandita dall’Ente Regione per l’assegnazione della gestione dei fondi stanziati dalla Comunità europea, a suo tempo, per favorire interventi nel capitale di rischio di piccole e medie imprese.
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I due Istituti, che per aggiudicarsi la gara hanno dovuto competere anche con banche di rilievo nazionale e società nazionali ed estere già da tempo operanti nel settore del private equity, hanno presentato al pubblico, martedì 6 giugno, la convenzione stipulata che permetterà investimenti per quasi 30 milioni di euro.
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Alla conferenza di presentazione sono intervenuti il dott. Nicola Azzollini, Presidente della Cattolica Popolare, il dott. Giampaolo Busso, componente del Comitato Tecnico della RTI e Marco Jacobini, Amministratore Delegato della Banca Popolare di Bari.
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Azzollini pone in evidenza come per le banche vi sia ormai l’esigenza sempre più diffusa di conoscere ed interagire con le tendenze e le esigenze dell’economia reale e dei suoi protagonisti e quindi la presenza diffusa sul territorio regionale della Banca Popolare consentirà alla Cattolica Popolare di concentrare la ricerca di imprese destinatarie dell’intervento in particolare tra quelle già insediate nella locale area industriale.
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"L’obiettivo dell’iniziativa – ha detto Azzollini – è quello di fornire alle imprese del sistema industriale pugliese i mezzi necessari per apportare rapidamente innovazioni di processo, di prodotto e di gestione che permettano di allargare i propri margini competitivi e permettere loro di poter contare su di una dotazione sempre più autonoma di mezzi finanziari.
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Naturalmente accanto alle imprese già da tempo operative che chiederanno il sostegno a programmi di nuovi investimenti, di internazionalizzazione, di riconversione, sarà dedicata particolare attenzione ai soggetti che presenteranno nuove iniziative di impresa, anche sotto forma di “start up”, purchè la qualità della proposta sia preventivamente garantita da centri specializzati di ricerca.
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L’apporto a tale iniziativa della Cattolica Popolare, per il suo presidente, costituisce un ulteriore tassello di una strategia complessiva che mira a far diventare tale società il centro di propulsione e di sostegno dei migliori e più promettenti programmi di crescita e sviluppo per Molfetta, per le sue imprese e per l’intero territorio.
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Busso, coordinatore del comitato tecnico, rimanda poi a poche settimane dopo la comunicazione dei requisiti minimi che le imprese dovranno possedere per poter accedere all’istruttoria che verrà curata dallo stesso comitato. I requisiti riguarderanno indici di stabilità finanziaria, di redditività e di efficienza.
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La partecipazione potrà avere una durata massima di cinque anni. Ed è lo stesso Busso, poi, a rassicurare gli imprenditori che la presenza del Fondo all’interno dell’impresa non sarà invasiva o interferente con la loro conduzione, ma vuol essere solo di supporto per migliorare la gestione finanziaria, il potere contrattuale con le banche e l’allargamento delle relazioni anche con altri investitori istituzionali.