Cronaca

Sala Templari: cantiere permanente

Salvatore Altomare
Un'altra emozione dallo scrigno dell'antico Borgo di Molfetta
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Intorno al giugno 2000, su progetto dell’Ufficio Tecnico, ebbero inizio i lavori organici di ristrutturazione e di abbattimento delle barriere architettoniche, per destinare a contenitore d’arte, con nuove strutture d’allestimento, l’ex chiesetta di S.Nicola, ceduta nel XVI sec. ai Templari (o Cavalieri del Tempio), oggi nota come Sala Templari.

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Cinque anni fa, a conclusione dei primi interventi, furono portati alla luce i primi reperti antecedenti alla costruzione dell’attuale Sala Templari. Allora la Sala fu presentata come “cantiere a vista” prefigurando la prosecuzione di ulteriori lavori per rintracciare futuri nuovi ritrovamenti.

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Infatti, gli ultimi lavori di consolidamento, dopo la distruttiva mareggiata del dicembre 2003, sono stati l’occasione per mettere in luce alcune scoperte, tra cui un lungo tratto del muro occidentale del bastione del Castello che chiudeva a sud-est il Centro Antico, tracce di un’antica pavimentazione in basolato calcareo, con andamento a cerchi concentrici, sovrapposto al piano di fondo del vano interrato scoperto, ma dalla destinazione incerta ed ancora tracce di una nuova muratura sottostante l’attuale piano di calpestio che lascia presagire la presenza di un probabile ulteriore vano interrato ancora da scoprire.

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Come successo alla fine dei primi lavori, si è scelto nuovamente di lasciare a vista i ritrovamenti, al fine di permetterne la visione a tutti, senza naturalmente compromettere l’uso culturale ed artistico cui la sala è destinata.

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Ancor più di prima, la Sala è da considerare un cantiere aperto che si offre all’interesse di chi ne volesse ricostruire la storia.

martedì 9 Maggio 2006

(modifica il 7 Agosto 2022, 17:04)

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