La Regione Puglia compie cinquant’anni. Questo importante traguardo è stato celebrato ieri sera con un’iniziativa realizzata dallo Sporting Club Molfetta, tenutasi presso l’aula consiliare “Gianni Carnicella”.
Una serata dedicata alla memoria dell’impegno dei tanti illustri molfettesi che si sono impegnati nell’istituzione regionale: Beniamino Finocchiaro, Sandro Fiore, Domenico Bellifemine, Lillino Di Gioia, Guglielmo Minervini, Francesco Visaggio, Antonio Camporeale. Questi i sette molfettesi che in questi cinquant’anni hanno rappresentato Molfetta nella Regione Puglia. A tutti loro, o ai loro cari, è stata consegnata una targa di riconoscimento per l’impegno profuso per le istituzioni.
La serata è stata aperta dall’intervento del giornalista Felice De Santis, che in una relazione ha ricordato il legame intenso tra la città di Molfetta e la Regione Puglia.
A seguire, l’intervento della presidente dello Sporting Club, Annalisa Altomare: “Chi sceglie l’impegno politico, sceglie di appartenere ad un popolo – ha dichiarato – E lo sceglie per essere eletto, electus, per tentare di essere il migliore tra una comunità”.
Importante è stato anche l’intervento del presidente dell’Associazione Consiglieri Regionali, Luigi Ferlicchia, nel sottolineare quanto siano state importanti le Regioni: “Le regioni hanno completato il processo di ancoraggio delle istituzioni al cittadino. Da quel momento l’Italia è cresciuta. Per un amministratore locale, prima era quasi imbarazzante interfacciarsi direttamente con l’istituzione nazionale. Le regioni hanno semplificato questo processo”.
Ha concluso la serata Tommaso Minervini: “In un momento in cui sempre più cresce il distacco dalle istituzioni è giusto dare manforte a tutto ciò che ricollega e ricorda le istituzioni – ha sottolineato il sindaco – A giugno ricorderemo l’impegno di Finocchiaro per lo statuto. In quegli anni si manifestava il processo riformista. La regione è stata un atto di democrazia importante. Spero che tutti quelli che lo hanno attraversato si rendano conto della eredità lasciata”.