Giovane e determinato. Ma soprattutto riconfermato e con tanta voglia di cambiare la città. Giacomo Rossiello, dal 2 agosto, è il nuovo assessore al demanio, valorizzazione coste e mobilità costiera, turismo e cultura e relativi specifici finanziamenti PNRR connessi, finanziamenti regionali ed europei.
Tante deleghe “giovani” per il più giovane assessore del Minervini-bis. Da dove parte questo percorso percorso?
“Il mio è un lungo percorso nella politica cittadina: ho iniziato a fare politica attiva sul territorio quando avevo 15 anni. Quando ti muovi sul territorio, giocoforza, i risultati arrivati. Sono stato fortunato ad avere determinati maestri che mi hanno instradato in questo mondo”.
L’assessore più giovane della giunta si è presentato alla tornata elettorale con la lista più giovane. Un impegno verso questa generazione?
“È un motivo di orgoglio per me essermi presentato a queste elezioni con la lista più giovane. A 35 anni sono stato amministratore unico di una municipalizzata e ho terminato il mandato da assessore: sono contento della conferma e soprattutto per avere delle deleghe molto giovanili: per me turismo, cultura, costa, finanziamenti sono autentici impegni verso le nuove generazioni. Sono ancora più contento perché la mia nomina ha fatto scattare il consigliere più giovane tra i 24, Girolamo Viktor Lanza, un segno tangibile che lavoreremo per questa porzione di popolazione”.
Idee giovani per rilanciare la città e dare quell’impulso turistico a Molfetta che oggi, probabilmente, manca?
“Sto intercettando le esigenze del territorio, delle strutture ricettive e alberghiere, dei lidi, di tutta la filiera turistica e culturale. Chi più di un giovane può capire i problemi dei giovani? Chi più di un giovane può capire perché tanti preferiscono la movida dei paesi limitrofi come Trani, Bisceglie, Giovinazzo, Terlizzi? Oggi non giochiamo a nascondino: questi comuni sono più avanti di noi dal punto di vista turistico. A me e a noi spetta il compito di capire come rendere attrattiva Molfetta”.
Cosa farà nei fatidici primi cento giorni del suo operato?
“Cosa farò nei cento giorni? Aspetterò gli uffici ingessati ad agosto – scherza Rossiello, che fissa alcune date e alcuni programmi – Grazie all’interlocuzione del consigliere Tammacco, a settembre incontrerò l’assessore regionale al Turismo, Lopane. Poi sarà la volta di pensare al Natale: vorrei tanto regalare alla città qualcosa di carino”.
Non solo turismo tra le sue deleghe. Come intende coniugare, in città, i termini cultura e coste?
“Dobbiamo partire dalle coste e dalla rivalutazione di esse: qualcosa di importante è stato già realizzato. Dobbiamo ripensare le spiagge, il sistema delle coste e abbiamo il compito di dare vita al lungomare di Molfetta. Per conformazione, il nostro lungomare è diverso da quello dei comuni limitrofi, ma questa non è una scusa per non far nulla. È difficile intervenire ad agosto sul lungomare, ma qualcosa va pensato per un luogo assai importante per la città. Il mio obiettivo è non lasciare sguarnite le periferie: non è comprensibile che le periferie non siano toccate da eventi, manifestazioni culturali. Dobbiamo rivalutare le nostre periferie e il modo migliore è portare manifestazioni importanti”.
A chi dedica queste onerose deleghe?
“Queste deleghe assessorili le dedico alla mia generazione, abbandonata a se stessa per anni. Quante volte sento dire che Molfetta è un paese? Molfetta è una città, la seconda più grande della provincia dopo Altamura e dobbiamo ragionare con la mentalità della città. Dedico questo incarico a mia figlia appena nata: vorrei lasciarle in dote una città, non un paese. Meglio ancora se a trazione culturale e turistica”.