Appuntamento in piazza Mazzini

Questa sera un’iniziativa in favore dei sindacalisti arrestati a Piacenza

Sindacati in piazza per protestare contro gli arresti di Piacenza
USB, Cobas, Rifondazione Comunista/Compagni di strada/Più di così: "Le lotte contro sfruttamento e caporalato non si processano. Aldo, Arafat, Bruno, Carlo, Fisal, Issa, Riadh e Roberto: liberi subito"
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Riceviamo e pubblichiamo la nota firmata da Unione Sindacale di Base- Molfetta, Cobas Scuola- Molfetta e Rifondazione Comunista Molfetta/Compagni di strada/ Più di così circa gli ultimi avvenimenti a Piacenza, culminati con l’arresto di otto sindacalisti.

Unione Sindacale di Base- Molfetta, Cobas Scuola- Molfetta, Rifondazione Comunista Molfetta/Compagni di strada/ Più di così organizzano lunedì alle 19.00, in piazza Mazzini, a Molfetta manifestazione di solidarietà ai compagni sindacalisti di Piacenza arrestati per il solo fatto di aver organizzato scioperi e picchetti a difesa dei lavoratori della logistica

Aldo, Arafat, Bruno, Carlo, Fisal, Issa, Riadh e Roberto: liberi subito!
All’alba di martedì su mandato della Procura di Piacenza, la polizia ha messo agli arresti domiciliari e disposto misure cautelari per 8 attivisti sindacali del SI Cobas e della USB operanti da anni nel settore della logistica. A questi si aggiungono decine di lavoratori e attivisti messi sotto accusa. 350 pagine di ordinanza che costruiscono un “teorema” per cui sarebbero “fatti criminosi”: picchetti, scioperi, occupazioni dei magazzini, assemblee ecc. Le accuse sono di associazione a delinquere per violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, sabotaggio e interruzione di pubblico servizio.
Per la procura di Piacenza le lotte condotte nei magazzini della logistica dal 2014 al 2021: sarebbero state attuate per motivazioni pretestuose e con intenti “estorsivi”, al fine di ottenere per i lavoratori condizioni di miglior favore rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale
.
Questo teorema è un tentativo di impedire che nei magazzini della logistica, nei luoghi della produzione e della commercializzazione delle merci cresca e si rafforzi un sindacato di classe che non cede di un millimetro sui diritti dei lavoratori.
In questi anni presso GLS, AMZON, FedEx- TNT, IKEA, Leroy Merlin le mobilitazioni del sindacalismo di base hanno rivoltato troppo spesso vissuto come una vera e propria giungla di super sfruttamento, caporalato, precarietà e salari da fame: una giungla resa possibile dalle connivenze istituzionali e dalla incapacità dei sindacati confederali.
Grazie ad anni di dure lotte migliaia di lavoratori a Piacenza e in gran parte del centronord hanno conquistato salari dignitosi e messo fine ai ricatti imposti dai padroni pagando un prezzo durissimo in termini repressivi e di sangue come dimostrato dagli omicidi di Abd El Salaam fuori dai cancelli GLS di Piacenza e di Adil Belakh-dim lo scorso anno all’esterno del magazzino Lidl di Biandrate.
A fronte di ciò pochi giorni fa il Governo Draghi su mandato dell’associazione padronale del settore (Assologistica) ha modificato l’articolo 1677 del Codice civile per eliminare le responsabilità in solido delle committenze per i furti di salario operati dalle cooperative delle ditte fornitrici.
Ci troviamo di fronte a una situazione in cui si punta a mettere fuori legge gli scioperi e la contrattazione nelle aziende, quindi ad eliminare definitivamente il sindacato che fa il suo dovere dai luoghi di lavoro.
Contro questa ennesima provocazione è necessario rispondere in maniera compatta, al di là di ogni steccato di categoria o di appartenenza di sigla, per offrire solidarietà a chi lavora e lotta per migliorare la propria condizione.
Le lotte contro sfruttamento e caporalato non si processano. Aldo, Arafat, Bruno, Carlo, Fisal, Issa, Riadh e Roberto: liberi subito!

lunedì 25 Luglio 2022

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