Sei corde che producono un mare di note musicali. E sei è anche il numero dell’edizione della rassegna chitarristica che l’associazione di promozione sociale “La Nota di Volta” di Molfetta, con il patrocinio del Comune di Molfetta, ha organizzato nelle date del 23, 24, 29 e 30 luglio. Con inizio alle ore 21 (ingresso libero), tutte presso l’Auditorium della parrocchia Madonna della Rosa a Molfetta, si svolgeranno le quattro serate musicali diversificate per genere e formazione degli artisti che vi parteciperanno.
Sabato 23 luglio saliranno sul palco due giovani e talentuosi artisti locali ovvero il duo composto da Bianca Maria Minervini e Francesco Pellegrini che eseguiranno musiche di Bach, Sor, Giuliani, Mertz e Granados.
Alla serata successiva, quella del 24 luglio, prenderà parte il duo viola e chitarra composto da Marco Misciagna e Vito Vilardi. Entrambi hanno all’attivo diversi concerti in Italia e all’estero oltre a diverse incisioni discografiche.
La seconda parte della rassegna avrà invece luogo nelle serate del 29 e del 30 luglio. Nella prima ci saranno le note musicali tutte napoletane dei RealMente Napoli con Real Duo (Michele Libraro chitarra, Luciano Damiani mandolino); un concerto dedicato alla grande musica partenopea rielaborata con accattivanti arrangiamenti per chitarra e mandolino accompagnati dalla voce di Tommaso Chimenti.
Il gran finale invece vedrà, nella serata del 30 luglio, la presentazione concerto del disco “Lo racconta il Mare” edito proprio dall’associazione che organizza il festival contenente musiche di Sabino de Bari; lo stesso autore eseguirà le sue composizioni assieme a Vito Vilardi alla chitarra, oltre alla voce di Diana Torti e alle note del flauto di Claudia Lops ed alla partecipazione straordinaria dell’attore molfettese Pantaleo Annese. Una serata organizzata con la sezione molfettese della FIDAPA
Siamo felici di essere giunti alla sesta edizione della rassegna e che tanta gente venga ogni anno ad ascoltare gli artisti che coinvolgiamo. Le Corde del Mediterraneo vuole valorizzare la musica in quanto momento culturale, educativo e, se vogliamo, terapeutico, in un momento arido e decadente della nostra storia, questo il commento degli organizzatori.