Arriva una svolta per la vicenda dell'affondamento del Franco P, avvenuta la notte tra il 18 e il 19 aggio scorso, a circa 50 miglia dalla costa di Bari.
La Procura della Repubblica di Bari ha disposto l’effettuazione di “accertamenti tecnici irripetibili” sulla scatola nera del pontone ormeggiato nel porto di Bari, sottoposto a sequestro probatorio dal 20 maggio scorso.
Secondo quanto ricostruito dalle autorità, il pontone era agganciato al rimorchiatore al momento dell’affondamento.
Nel naufragio sono morti tre marittimi e altri due risultano tuttora dispersi: si tratta dei due molfettesi pugliesi, Mauro Mongelli di 59 anni e Sergio Bufo di 60 anni
L’incarico per gli accertamenti tecnici sarà conferito il 19 luglio. Nel frattempo nell’inchiesta portata avanti dalla Guardia Costiera e coordinata dalla pm Luisiana di Vittorio, gli indagati sono saliti a tre.
Oltre al comandante del Franco P, il 63enne siciliano Giuseppe Petralia, unico superstite della tragedia e indagato sin dal primo nomento, risultano iscritti nel registro degli indagati l’armatore Antonio Santini, legale rappresentante della società Ilma di Ancona, e Stefano Marchionne, presidente della società armatrice. Nei loro confronti la Procura ipotizza i reati di cooperazione colposa in naufragio e omicidio colposo plurimo.