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Le Associazioni del DUC: “Ci dissociamo da quanto afferma Molfetta Shopping”

La Redazione
DUC Molfetta
La nota a firma delle Associazioni dei commercianti Confcommercio Molfetta, Confesercenti Molfetta, Confartigianato Molfetta, Molfetta in Centro e Made in Molfetta
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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa a firma delle Associazioni dei commercianti Confcommercio Molfetta, Confesercenti Molfetta, Confartigianato Molfetta, Molfetta in Centro e Made in Molfetta, appartenenti al Distretto Urbano del Commercio (DUC) di Molfetta.

Di seguito il corpo della nota.

Alcuni giorni fa è comparso un comunicato stampa a firma dell'associazione Molfetta Shopping in merito all'operato del DUC (Distretto Urbano del Commercio), associazione di cui la stessa Molfetta Shopping è socia ordinaria sin dalla costituzione del distretto stesso.

La nota, a tratti surreale, si sofferma su alcuni aspetti negativi delle attività svolte per lo scorso Natale oltre che su altre criticità emerse negli anni trascorsi.

Ci teniamo a specificare che tutte le attività di animazione territoriale a favore del Commercio di prossimità, comprese quelle svolte recentemente e criticate nel comunicato, sono state sempre progettate, condivise ed approvate all'unanimità durante le assemblee dei soci del DUC tenutesi in questi anni, e dunque anche alla presenza della rappresentante di Molfetta Shopping che, come facilmente appurabile dai verbali delle assemblee dei soci, ha sempre votato a favore di quanto si deliberava.

Il DUC di Molfetta è il distretto più grande di Puglia per numero di associazioni che ne fanno parte e tutte le sue azioni sono sempre stato il frutto di un accordo collettivo dei suoi membri, senza disparità o differenze tra gli stessi. Il ruolo di tutte le associazioni è stato pari a quello di Molfetta Shopping ed è per questo che risulta poco comprensibile un'uscita pubblica come quella vista nei giorni scorsi.

Effettivamente, il palinsesto previsto per il Natale 2021 non ha soddisfatto a pieno le aspettative della città; ma i primi ad essere rimasti insoddisfatti siamo stati innanzitutto noi stessi soci del DUC. All’indomani delle festività, infatti, abbiamo svolto una puntuale verifica della progettazione, alla presenza anche del socio Molfetta Shopping, evidenziando la presa d’atto di alcuni errori commessi rispetto ai quali ci si è confrontati su come evitarli negli anni a venire. Nessuno intende sfuggire a nulla! Le scelte sono state compiute insieme ed insieme si affrontano le criticità.

Nella loro nota, poi, si parla di un “veto” al pagamento da parte del DUC dei diritti SIAE per l’impianto di filodiffusione presente al Corso Umberto, di “proprietà” della Molfetta Shopping, mentre invece il DUC, prima di deliberare, al suo interno questo pagamento, sinora a carico delle casse comunali, ha, da un lato, proposto una verifica preventiva dello stesso impianto (vetusto e in gran parte non funzionante o mal funzionante), nella prospettiva di adeguarlo (anche a spese dello stesso DUC) a tutti gli standard tecnici e di sicurezza e, dall’altro, ha chiesto di sottoscrivere un protocollo d’intesa, tra l’associazione Molfetta Shopping ed il DUC di Molfetta,  finalizzato non ad un uso personalistico, ma condiviso dell’impianto tra i soci.

E’ evidente che solo chi fa (a volte) sbaglia!

Ma è indiscutibile che in questi anni il DUC ha lavorato molto per il commercio cittadino e, soprattutto, ha lavorato in maniera collegiale, in sinergia con l’Amministrazione Comunale.

In primis realizzando un obiettivo che sino al 2017 non era stato mai raggiunto: la collaborazione sinergica in un unico contesto di tutte le associazioni del commercio cittadino, minata (con il suo comunicato) dall’associazione Molfetta Shopping.

Come, non ricordare, poi, il lavoro fatto durante gli ultimi due anni di pandemia per declinare a livello comunale i provvedimenti di sostegno alle imprese emessi dal Governo e dalla Regione: riduzione delle aliquote TARI per le attività commerciali, gratuità occupazione del suolo pubblico per le attività di somministrazione, estensione alle imprese in difficoltà dei contributi comunali a fondo perduto per canoni di locazione e bollette.

Oppure, come non considerare l’importanza di quanto succederà lunedì 11 aprile, allorquando il Consiglio comunale avrà all'ordine del giorno anche il punto legato all'approvazione del Piano Strategico del Commercio, rispetto al quale, gli stessi soci del DUC hanno condiviso il percorso di estensione, recependo anche le osservazioni che la stessa Molfetta Shopping aveva proposto.

Vogliamo esprimere con questo comunicato il nostro assoluto dissenso rispetto a quanto scritto nei giorni scorsi, perché assolutamente falso.

Non possiamo sorvolare sul fatto che alcuni esponenti di questa associazione saranno direttamente coinvolti nella prossima campagna elettorale; questo ci fa pensare che le loro scriteriate e intempestive riflessioni possano manifestarsi, in realtà, come una prima forma di propaganda politica, servendosi del DUC per attaccare l’attuale amministrazione. Scaricano, adesso, su tutte le associazioni del Distretto, scelte e decisioni che fino a poco tempo fa hanno condiviso e anche attuato. Troppo facile.

Le scriventi associazioni tutte, pertanto, ribadiscono con forza di avere a cuore il bene dell'economia cittadina a prescindere dal rappresentante dell’Amministrazione Comunale che siede o siederà prossimamente nell’Associazione di Distretto.

Su questo punto vorremmo essere chiari! A Luglio il DUC continuerà la sua azione di dialogo e co-progettazione delle politiche al servizio del commercio di prossimità a prescindere dal colore politico degli amministratori di questa città che vinceranno le elezioni.

Sarebbe auspicabile, affinchè resti assicurata l’equidistanza del DUC da ogni posizione politica, che chi decide di impegnarsi direttamente nell’amministrazione della città non sia rappresentante di alcuna Associazione all’interno dello stesso DUC.

In fin dei conti, se Molfetta Shopping crede che non ci sia più una unità di intenti e di sinergia con il DUC, ipotizziamo sia lecito aspettarsi un doveroso passo indietro da parte di chi non si ritiene soddisfatto del pensare collettivamente, affinchè sia attuato quello che recita l’art. 6 dello Statuto: “i soci hanno il dovere di difendere il buon nome dell’Associazione (…) evitando di effettuare comunicazioni a titolo personale”.

 

lunedì 11 Aprile 2022

(modifica il 27 Luglio 2022, 13:59)

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